MARIO GRASSINIAncora un riconoscimento per la Gastroenterologia del Cardinal Massaia: per la terza volta consecutiva, dal 2003, la struttura diretta dal primario Mario Grassini ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001: 2000/2008. Per un giorno e mezzo i verificatori hanno esaminato la sussistenza dei parametri richiesti, poi hanno dato l’ok al rinnovo, valido fino al 2015. “La certificazione – indica il dottor Grassini – è un mezzo per organizzare, nel miglior modo possibile, l’attività lavorativa e il governo complessivo della struttura. Grazie a questo strumento abbiamo imparato a tenere sotto controllo la contabilità interna e i flussi relativi alle varie tipologie di servizi offerti, ottimizzare le prestazioni, migliorare il rapporto tra il personale: molti di questi aspetti hanno prodotto benefici diretti sui pazienti”. Un esempio, collegato al criterio di qualità  sulla capacità di promuovere nuovi progetti, riguarda la colonscopia eseguita sotto sedazione, in termini tecnici sedo-analgesia: una procedura divenuta di ruotine dal 2010 (in precedenza la terapia endovenosa veniva fatta solo in casi particolari). Al paziente si somministrano farmaci dalla doppia azione, per tenere sotto controllo sia lo stato d’ansia che eventuali stimoli dolorosi che possano eventualmente manifestarsi durante l’esame. Prima attraverso il consenso informato, poi nel rapporto con l’infermiera al momento dell’ingresso nella sala endoscopica, l’utente apprende che sarà sottoposto a sedo-analgesia; se tuttavia non desidera assumere i farmaci, può scegliere di non ricorrervi e il personale svolgerà l’esame senza l’ausilio farmacologico. Un riscontro positivo alla scelta di introdurre la sedo-analgesia, andando a rafforzare le azioni del Massaia nella terapia del dolore, è venuto dagli stessi utenti, invitati dopo il controllo a rispondere a un questionario di soddisfazione delle prestazioni ricevute. Anche questa indagine rientra nelle azioni previste dalla certificazione ISO 9001: 2000/2008. Nell’ottica del miglioramento continuo della qualità si è anche affrontato il problema della preparazione alla colonscopia: se inadeguata, determina la ripetizione dell’esame con estremo disagio per il paziente e aggravio per la struttura, impegnata a migliorare l’appropriatezza delle prestazioni. “Nei giorni che precedono l’esame – spiega Grassini – è fondamentale l’assunzione di preparati per il lavaggio intestinale disciolti in abbondanti liquidi. Abbiamo cercato di individuare le preparazioni più accettabile per il paziente e scelto di utilizzare quelle che permettono di assumere, nell’arco di due giorni, quantità idonee di liquidi. Il foglio con le istruzioni viene fornito al momento della prenotazione e, comunque, in considerazione dell’importanza della preparazione all’esame, il nostro personale infermieristico è formato anche per fornire spiegazioni e aiuto ai pazienti”. La struttura, intanto, si appresta a chiudere l’anno con una previsione di prestazioni costanti (circa 9 mila) rispetto al 2011 e, ormai da anni, sceglie la trasparenza per “parlare” della propria attività, i cui dati sono riportati nella carta dei servizi consultabile sul sito www.asl.at.it