SONY DSCUn po’ cercatori di discariche abusive e un po’ detective per individuare l’identità e la provenienza dei rifiuti abbandonati lungo il Tanaro: uscita singolare e ricca di spunti di riflessione, ieri, per gli studenti di una classe del Liceo Artistico “Benedetto Alfieri” coinvolti dalla rassegna Verdeterra. Per circa due ore i ragazzi della 2B (indirizzo musicale) hanno perlustrato il tratto della sponda destra tra il fiume e l’oasi urbana La Bula: stridente il contrasto tra i suggestivi scorci del Tanaro e il degrado della riva, abbruttita da rifiuti di ogni genere. Gli studenti sono stati invitati a studiarli e censirli: forte lo stupore di fronte a un’auto, un divano, diverse porte di legno, immensi cumuli di fili elettrici o di guaine private dei fili di rame. Ma hanno fatto anche riflettere le lastre di eternit abbandonate tra il verde, un grosso carico di bottiglie di plastica, vecchi bidoni, materiali edili, un passeggino, giocattoli, indumenti e tanti altri oggetti che, senza fatica, sarebbero potuti essere destinati alla raccolta differenziata: come la tastiera del computer o le bottiglie di vetro. Gli studenti hanno osservato e fotografato tutto, prima tappa del progetto “Lunga vita al rifiuto: identità e storia degli scarti nel paesaggio astigiano” messo a punto, nell’ambito di Verdeterra, dal Liceo Artistico e dall’Associazione culturale Comunica. Molte le riflessioni scaturite dal censimento “en plein air”, a partire dal bello e il brutto del paesaggio: i ragazzi si sono confrontati con la giornalista ambientalista Laura Nosenzo e due attivisti del Canoa Club, Roberto Argenta e Danilo Gardino, che in questi mesi hanno condotto un monitoraggio giornaliero sulle discariche abusive lungo il Tanaro, raccogliendo una ricca documentazione. Sotto la guida dei docenti Elisabetta Zambruno (italiano, storia, geografia) e Davide Bosso (diritto) hanno preso appunti per poi sviluppare autonomamente alcune specifiche questioni legate al corretto smaltimento o riutilizzo dei materiali. Entro fine anno due incontri di approfondimento in classe porranno di fronte i ragazzi con alcuni esperti ambientali e operatori del riuso; nel 2014 il progetto proseguirà coinvolgendo gli studenti nell’invenzione funzionale di un oggetto scartato: nelle attività didattiche in laboratorio ci sarà spazio per l’elaborazione creativa e artistica.