Venerdì scorso Paolo Conte ha compiuto 80 anni. Ha festeggiato in una trattoria di Cortiglione d’Asti, 80 invitati tra amici, musicisti e familiari, e 80 candeline sulla torta di compleanno, a forma di dischi in vinile. All’Ansa il maestro ha dichiarato di sentirsi giovane e prevedere un futuro ancora pieno di musica. Intanto su internet migliaia di fan hanno inviato auguri ed affetto: “Buon compleanno a lei, ruvido ed elegante maestro di spirito, pittore sardonico di inconfondibili nostalgie notturne”. L’avvocato di Asti è l’uomo dei tinelli marron, ma anche l’uomo camion, il cantore della provincia e del suo immaginario, il dandy senza messaggio, l’amante della Francia e dell’esotismo novecentesco, ma anche il poeta che ha cantato meglio l’amore, in tutti i suoi passaggi. E questo al ritmo del jazz e della milonga con tanto di fisarmonica, piano, vibrafono e sax, protagonisti indiscussi del suo ultimo album, “Snob”, Domenica scorsa Conte è stato festeggiato anche ad Asti, dove la parrocchia Nostra Signora di Lourdes, in Torretta, ha organizzato una messa di ringraziamento per il contributo di solidarietà dato per la ristrutturazione del campo da calcio dell’oratorio. La funzione, che lo ha visto seduto al primo banco accompagnato dalla moglie Egle, è stata celebrata dal parroco don Paolo Lungo, da don Giorgio Mangalath e dal parroco di Revignano don Rodrigo Limeira, ex vice parroco della Torretta di cui continua a seguire le attività del gruppo giovanile. Il maestro è considerato “di famiglia” in parrocchia per via dell’amicizia di lunga dato con l’ex parroco don Italo Francalanci, ora missionario in Brasile, affetto dimostrato dalla presenza di moltissimi chierichetti e di tutto il coro giovanile normalmente impegnato nella messa mattutina. Alla fine della funzione don Limeira ha consegnato al cantautore la benedizione papale fatta arrivare appositamente e incorniciata per l’occasione, mentre don Lungo ha ribadito gli auguri non solo dal Vaticano, ma anche dal Brasile. Lo ha invece ringraziato a nome di tutto il coro la direttrice Chiara Ruffinengo: “La vostra vicinanza è un grande insegnamento per tutti i ragazzi che vogliono avvicinarsi alla musica e portare questa passione nella comunità parrocchiale”. Conte ha poi fatto numerose foto e si è intrattenuto con i fedeli, prima di recarci tutti davanti al campo da calcio davanti al quale è stata affissa una targa in memoria della sua donazione, con la speranza “che questo nuovo campo faccia felici tanti ragazzi e alleni nuovi talenti di questo sport meraviglioso”. Elena Fassio