Si è insediato, nei giorni scorsi, il Consiglio dell’Ente di gestione del Parco paleontologico astigiano  dopo la nomina regionale a presidente di Gianfranco Miroglio. Quest’ultimo opererà con Alessandro   Boano, che il Consiglio ha provveduto a indicare come vice presidente, Umberto Gallo Orsi,   Michelino Musso e Felice Musto.  Confermato direttore Graziano Delmastro.  Il Consiglio, sulla base delle indicazioni illustrate dal presidente, ha iniziato a delineare il piano di   lavoro per il 2016, in funzione delle limitate risorse economiche e del personale, nelle due direttrici   su cui ha competenza: Museo Paleontologico e aree protette. “Non annunceremo nulla se non cose   che riusciremo a realizzare – anticipa Miroglio – per ogni intervento individueremo un budget e   faremo verifiche successive per avere certezza dell’effettiva possibilità di attuare i progetti tracciati.   Intanto ho provveduto ad assegnare all’interno del Consiglio alcune deleghe: il nostro sarà sempre   un lavoro di squadra che, su alcune tematiche, potrà contare sull’impegno diretto dei singoli   amministratori”.  In capo al presidente progetti come la ristrutturazione del Michelerio, per dare nuovi spazi e   allestimenti al Museo dei fossili, e l’istituzione del Distretto Paleontologico.  Il vice presidente Alessandro Boano, nominato in Consiglio dalla Comunità del Parco, affronterà le   tematiche relative alla gestione dei due Siti di interesse comunitario situati nel territorio di Asti:   Stagni di Belangero e Valmanera. Umberto Gallo Orsi, espressione delle associazioni ambientaliste,   lavorerà ai vari aspetti naturalistici collegati alle aree protette dell’Ente (Rocchetta Tanaro, Valle   Andona, Valle Botto e Valle Grande, Val Sarmassa) mentre Michelino Musso, indicato dal Comune   di Asti, si occuperà di beni culturali e progetti di sussidiarietà. Infine Felice Musto, che   rappresenterà le associazioni agricole, seguirà i lavori dei Gal (Gruppi di azione locale), da quello   attivo nel Nord Astigiano a quello in via di costituzione a Sud.   L’attenzione al territorio si esplicherà attraverso un più stretto rapporto con la Comunità del Parco,   costituita dai rappresentanti di Provincia, Comuni e Comunità Collinari nei cui territori sono comprese   le zone tutelate assegnate all’Ente.   A tempi brevi, infine, il presidente Miroglio punta a mettere in agenda incontri con la Regione per   affrontare alcune problematiche di rilievo (tra cui il nodo del personale, a fronte della necessità di   ampliare la pianta organica) e un progetto ambizioso: “La ricerca di fondi – indica l’amministratore –   per la ristrutturazione della Chiesa del Gesù, progetto su cui nei mesi scorsi, proprio nella nostra   sede, l’assessore alla Cultura Antonella Parigi si era detta favorevole. Vogliamo partire da quella   manifestazione di interesse per entrare nel dettaglio”. Da approfondire anche il rapporto tra l’Ente   astigiano e il Museo regionale di Scienze naturali, così come indicato dalla legge di riordino delle   aree protette piemontesi.