L’esame dei dati sulla sanità elaborati dal Tribunale per i diritti del malato è stato l’argomento di un incontro che l’assessore Paolo Monferino ha avuto con la coordinatrice regionale del Tribunale, Elisabetta Sasso. E’ emerso un quadro complessivo di una sanità in buona salute, malgrado le criticità dovute alla riduzione dei finanziamenti proveniente dallo Stato e soprattutto grazie alle operazioni, in parte già avviate, di razionalizzazione della spesa da parte della Regione. “Gli sforzi – ha commentato Monferino – hanno infatti consentito anche per il 2011, primo anno di un difficile piano di rientro a cui la Regione si è dovuta sottoporre, di mantenere prestazioni di assoluto rilievo che continuano a far annoverare la Regione e il nostro sistema sanitario tra migliori in tutta Italia. Di tutto questo, sento il dovere di ringraziare gli operatori del servizio sanitario regionale, 58 mila dipendenti pubblici e strutture private che complementano il sistema pubblico, per l’elevata professionalità e anche per lo spirito di sacrificio che dimostrano. La bontà del sistema sanitario piemontese si può leggere da pochi numeri che danno, però, un’idea precisa della elevata qualità citata. Il servizio ha effettuato circa 900 mila ricoveri, ha gestito un 1.800.000 passaggi al pronto soccorso e ha eseguito alcuni milioni di prestazioni ambulatoriali”. In totale sono soltanto 3000 le segnalazioni di criticità pervenute al Tribunale. “Un numero talmente esiguo – prosegue l’assessore – rispetto alla massa imponente di prestazioni erogate, che non fa che confermare l’elevata qualità del funzionamento del sistema piemontese. Oltretutto, di queste 3000 segnalazioni, un quarto si riferiscono a presunte ‘malpractice’ da parte di medici, 750 in totale; e di queste solo il 6-7% si traduce in un procedimento giudiziale per presunto errore medico. Stiamo parlando di una quarantina di casi all’anno su milioni di prestazioni. Tutti questi numeri costituiscono un messaggio estremamente confortante per tutti i cittadini piemontesi, che possono contare su una sanità qualitativamente eccellente. Operatori, organi istituzionali e cittadini siamo ora chiamati ad affrontare un periodo veramente difficile, che si tradurrà in significative riduzioni di finanziamenti a sostegno del sistema sanitario, come abbiamo letto molto spesso negli ultimi mesi. A tutti noi il compito di accettare qualche sacrificio per poter mantenere la sostenibilità di un sistema di così alta qualità”.