DIVIETO DI CACCIA - GAZZETTA D'ASTIL’Arci Caccia Regionale, anche alla luce dell’ordinanza del Tar Piemonte, ribadisce la sua posizione, peraltro già espressa pubblicamente il 14 aprile scorso, che è possibile, utile e necessario cambiare il calendario venatorio riportando, come da noi proposto, l’apertura generale alla data del 27 settembre alle specie cinghiale, fagiano, lepre, quaglia e rendere possibile la caccia alla tortora ai primi di settembre per quegli Atc e Ca che ne facciano richiesta, come lo stesso ISPRA ha consentito negli anni precedenti. Riteniamo che vadano rispettate le “linee guida regionali per la gestione della tipica fauna alpina”, rendendo possibile il prelievo venatorio anche della pernice bianca, ove i censimenti pre e post riproduttivi ne attestino la possibilità. La linea del confronto con la Regione scelto da Arci Caccia aveva, già nell’incontro con l’Assessore Ferrero di lunedì 6 luglio ultimo scorso con le associazioni agricole e ambientali, trovato ampia convergenza e disponibilità sulle proposte avanzate da Arci Caccia. A dimostrazione che il più delle volte, la linea del dialogo e non dello scontro, può produrre risultati migliori di quelli che si possono ottenere da un Tribunale Amministrativo. Spetta ora all’assessore Ferrero proporre alla Giunta Regionale l’adozione di un nuovo atto deliberativo sul Calendario Venatorio che recepisca le modifiche da noi proposte che sono ampiamente compatibili con le indicazioni dell’ Ispra.