saitta“Per la prima volta il tavolo ministeriale, il cosiddetto Tavolo  Massicci, ha espresso giudizi positivi sul lavoro che la Regione  Piemonte sta svolgendo. A luglio avevamo ricevuto le ultime dure accuse di inadempienza riferite alla Giunta Cota, oggi torniamo da  Roma con le prime parole di apprezzamento per la Giunta Chiamparino e  non possiamo che essere soddisfatti e confortati”. L’assessore alla   sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta commenta l’esito della  convocazione al Ministero dell’Economia dove il direttore regionale  dalla sanità Fulvio Moirano ha portato gli atti dei primi cinque mesi  di impegno per mettere mano ai conti di una sanità che stava  rischiando il default. Dice Saitta: “Moirano ha potuto presentare i documenti di chiusura dei conti 2011 e  2012 delle aziende sanitarie, ha illustrato la documentazione che a  breve sarà approvata dalla Giunta regionale dei bilanci 2013 già tutti  verificati dai tecnici dell’assessorato ed ha fornito un chiaro crono  programma sui bilanci 2014: in cinque mesi abbiamo fatto chiarezza su  documenti che al Ministero chiedevano da anni inutilmente”. Spiega  l’assessore: “L’illustrazione poi del contenuto della delibera di revisione della  rete ospedaliera approvata proprio ieri dalla Giunta Chiamparino ha  consentito la notizia più attesa: il Tavolo Massicci è rimasto  talmente ben impressionato dal nostro lavoro e soprattutto dal cambio  di passo della Regione Piemonte rispetto al passato, che ha deciso di   anticipare la prossima convocazione entro dicembre (avrebbe dovuto  essere fine febbraio 2015)”. “Entro fine anno – commenta Saitta  soddisfatto – ci formalizzeranno la possibilità di togliere almeno in  parte l’odioso blocco del turn over che per medici ed infermieri da  troppo tempo blocca il lavoro nelle corsie degli ospedali. Sempre  rispettando i parametri dei conti delle aziende sanitarie che devono  essere rigorosamente monitorati, già da gennaio dovremmo poter  assumere. Mi pare una grande notizia che conferma come l’impegno per  rimettere in carreggiata una sanità senza controllo e senza  programmazione sia l’unica strada. Una strada difficile ed   impopolare, ma l’unica”.