aipoSopralluogo questa mattina ad Asti, da parte dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po. Fulvio Fogliacco, funzionario dell’Agenzia e referente per il fiume Tanaro e relativi affluenti, ha incontrato sul Borbore il sindaco nonché presidente della Provincia Fabrizio Brignolo, l’assessore all’ambiente Maria Bagnadentro, i funzionari della protezione civile provinciale e un gruppo di cittadini, guidati da Luciano Montanella, per ispezionare gli interventi di pulizia dell’alveo realizzati nei mesi scorsi. Nel corso del sopralluogo si è potuto apprezzare l’opera svolta e anche i cittadini hanno manifestato soddisfazione, sia per gli interventi sul Borbore che per quelli sul Tanaro, ove è stata disboscata la sponda destra all’altezza di località Trincere e i lavori sono ancora in corso. Il tecnico dell’Aipo ha tranquillizzato in merito alla presenza delle isole di detriti formatesi tra i due ponti del Tanaro: saranno monitorate e se dovessero alzarsi oltre il livello di guardia saranno rimosse. In realtà la gestione dei fiumi è complessa: in certi tratti l’alveo del Tanaro viene scavato dalla corrente ed è troppo basso (con la conseguenza di aumentare la velocità dell’acqua) in altri si sedimentano troppi detriti. Ad esempio ad Alessandria, in corrispondenza del ponte, l’isola creata dai detriti, che limitava la luce delle arcate è stata rimossa in questi giorni. Per Asti ad oggi la formazione non costituisce pericolo e quindi per ora sarà solo monitorata. Si è altresì valutata la tipologia degli interventi necessari nei prossimi anni per mantenere la vegetazione a livelli modesti tali da non costituire pericolo, per evitare che in futuro si creino nuovamente presenze eccessive di alberi, potenziali causa di pericolo. Si è altresì evidenziata l’esigenza di intervenire sul ponte ferroviario della Torino Genova (zona corso Alba) per almeno togliere detriti e alberi accumulatesi tra le arcate, che possono creare effetto diga: è una attività di competenza della ferrovie che deve essere compiuta subito, anche prima dell’intervento più radicale di rifacimento del ponte che è reso difficoltoso, oltre che dal costo rilevante, dalla classificazione come “storico” del medesimo. L’Aipo ha quindi proseguito i propri sopralluoghi anche sul Tanaro.