IcifLa scelta è caduta sull’International Culinary Institute for Foreigners. È l’Icif di Costigliole d’Asti il partner di Last Minute Market, la società spinoff dell’Università di Bologna, promotrice dell’iniziativa “Vivere a Spreco Zero” con il sostegno del Ministero dell’Ambiente: tutti uniti contro lo spreco alimentare. Gran finale, il 6 novembre, al Caffè Pedrocchi di Padova: qui sarà consegnato il Premio “Vivere a Spreco Zero”. Sono in lizza una serie di Comuni italiani, impegnati a realizzare progetti a ‘spreco zero’ per il recupero dei beni alimentari. I nove comuni partecipanti sono: Binasco (Mi), Azzano Decimo (Pn), Forlì, Udine, Borgo S. Lorenzo (Fi), Piacenza, Spinea, Lentate Sul Seveso (Mb). A questi si aggiunge  l’Unione dei piccoli Comuni della Bassa Romagna con Alfonsine, Bagnacavallo, Conselice, Lugo, Fusignano, S. Agata Sul Santerno, Bagnara Di Romagna, Massa Lombarda. Il tema dello spreco alimentare è di scottante attualità. Sul pianeta 1/3 della produzione di cibo destinata al consumo umano si perde o si spreca lungo la filiera alimentare (dati FAO), circa il 24% misurando in calorie (WRI 2013). Il valore economico del cibo sprecato a livello globale si aggira intorno ai 1.000 MLD di dollari/anno e sale a circa 2.600 MLD di dollari se si considerano alcuni dei costi «nascosti» legati all’acqua e all’impatto ambientale. E in Italia lo spreco di cibo dalla dispensa di casa al frigorifero, dai fornelli al bidone della spazzatura costa 8,4 miliardi di euro all’anno, ovvero 6,7 euro settimanali a famiglia per 650 grammi circa di cibo sprecato e rappresenta circa il 50% dello spreco generato nell’intera filiera agroalimentare (2015 Osservatorio Waste Watcher, Last Minute Market/Swg). Al Caffè Pedrocchi di Padova il tema sarà affrontato in particolare da Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market Andrea Segrè, nonché presidente del Comitato per il Piano nazionale Prevenzione Rifiuti e Sprechi alimentari (Ministero Ambiente). Proprio il professor Andrea Segrè ha ricordato a Nutrito, il web magazine a cura di Icif che diffonde i princìpi del Made in Italy e della dieta mediterranea: «Le industrie alimentari hanno lavorato i cibi rendendoli sempre più gustosi e appetibili. Dobbiamo tornare ai sapori veri, di qualità. Rivalutiamo la dieta mediterranea: fa bene, costa poco ed è più sana». E quello che farà l’Icif a Padova, a conclusione dell’evento: una degustazione all’insegna del gusto italiano con ingredienti recuperati. Ai fornelli lo chef Icif Alessandro Giagnetich.