Che cosa ci fanno una parrucchiera e un’estetista manicure all’Oncologia dell’ospedale Cardinal Massaia? La risposta conduce a quella che i medici hanno finora indicato come la Stanza 1NO47, ma che d’ora in poi si chiamerà la “Stanza del sorriso”.

Almeno questo è l’obiettivo dei volontari di Progetto Vita e del primario Franco Testore: infondere fiducia e spronare le donne a continuare a prendersi cura di sé nonostante gli effetti indotti dalla chemioterapia. Tra questi, l’alopecia (caduta temporanea dei capelli) e la distrofia ungueale, che rende fragili le unghie, spesso fino a causarne la rottura, e costituisce per la zona che le circonda (perionichio) un potenziale rischio di infezioni batteriche e fungine.

Ex spazio dedicato alle attività sanitarie, la stanza, allestita e gestita da Progetto Vita, è un’esplosione di colori e rappresenta una delle poche esperienze avviate finora negli ospedali italiani: tele colorate alle pareti, pouf arancioni e un separé con grandi margherite stampate dietro a cui si cela una scaffalatura su cui sono sistemate una ventina di parrucche, con tagli e colori differenti, insieme a cappelli e foulard da usare come bandane.

Copricapi che le donne sottoposte alla chemioterapia possono provare o, nel caso della parrucca, prendere in prestito per tutto il tempo del trattamento a cicli che solitamente dura da sei mesi a un anno: una possibilità rivolta alle utenti che, per questioni economiche, non possono fare acquisti nei negozi specializzati.

Attivi dal 1995 al day hospital oncologico del Massaia, i volontari di Progetto Vita hanno convinto la parrucchiera e l’estetista manicure a garantire, a loro volta, l’attività professionale a costo zero per l’Asl e le pazienti. “Questo nuovo servizio – sottolinea il dottor Franco Testore –  ha una forte valenza psicologica e non solo estetica: le donne vengono supportate in un momento particolare della loro vita e del loro stesso percorso di cura: si tratta di un ulteriore impegno per umanizzare la nostra struttura, che da tempo conta sulla collaborazione fondamentale del volontariato per accogliere e assistere le persone”.

Le pazienti che si rivolgeranno alla “Stanza del sorriso” in previsione di sottoporsi alla chemioterapia, riceveranno consigli sulle modalità del taglio preventivo dei capelli (suggerimento che viene rivolto abitualmente alle donne dall’infermiera che si occupa di informarle sugli effetti collaterali dei farmaci) e la loro ricrescita; potranno inoltre fissare un appuntamento personalizzato con la parrucchiera per valutare il taglio più adatto e iniziare a prendere confidenza con l’uso della parrucca.

Un altro appuntamento potranno prenderlo con l’estetista per la toelette della unghie delle mani (ed eventualmente dei piedi) per prevenire le complicanze della distrofia ungueale. Qualora quest’ultima si manifestasse, il reparto garantirà la consulenza specializzata, come già avviene d’abitudine, del dermatologo e dell’infettivologo.

I volontari di Progetto Vita, che spesso arrivano da un’esperienza oncologica diretta, sanno quanto sia importante, soprattutto per la donna, riuscire a migliorare la propria immagine, nonostante il disagio della chemioterapia: “L’estetista professionale – indica la presidente Maria Luisa Furlanetto – è disponibile anche per dare consigli su come truccarsi, dalla scelta del colore del rossetto e dell’ombretto alla tonalità del fondotinta. Forse anche così sarà più facile aiutare le donne ad accettarsi di più e ad alleggerire le ‘giornate no’ della malattia”. 

Consigli contro la caduta temporanea dei capelli o la distrofia ungueale vengono assicurati anche agli uomini. Altre azioni di supporto per tutti gli utenti sono offerte da Progetto Vita attraverso i gruppi di auto mutuo aiuto con incontri pomeridiani, il secondo e quarto mercoledì di ogni mese, al day hospital oncologico.