via novello2Una lite dettata forse dalla gelosia di lui finita nel sangue. E’ la semplice e drammatica storia che racconta la fine di Anna Carlucci, la donna di 47 anni, uccisa nel suo appartamento alla periferia di Asti. Un delitto maturato fra le mura domestiche di un condominio popolare di via Novello, traversa di via Torchio. Intorno a mezzogiorno di oggi, lunedì 14 settembre, la donna è stata accoltellata dal marito Rahhal Fantasse, marocchino di 40 anni, disoccupato da qualche tempo. L’uomo al culmine di una discussione per “futili motivi”, come spiegano i carabinieri del comando provinciale, ha afferrato un coltello da cucina scagliandosi contro la compagna. Sarà il medico legale a stabilire quanti fendenti siano stati inferti, l’unica certezza è che quella furia è stata letale. La donna è morta in casa, nonostante il rapido arrivo dei soccorsi. A chiamare il 112 un vicino di casa che abita al piano superiore della palazzina beige al civico 5. Quando però i militari hanno fatto irruzione nell’alloggio al piano rialzato dello stabile (hanno sfondato la porta) per Anna non c’era ormai nulla da fare. I carabinieri sono però riusciti ad arrestare subito il suo (presunto) aguzzino che pare stringesse ancora il coltello fra le mani. Nella lite è rimasto coinvolto anche l’anziano padre della vittima che si trovava nell’appartamento e che ha tentato di difendere la figlia dalla furia del marito. Invano. Il figlio della coppia, un bambino di 10 anni, invece, questa mattina era a scuola per il primo giorno di lezioni. Alcuni abitanti della strada ci hanno raccontato che sarebbe stato proprio il padre ad accompagnarlo. Sono gli stessi vicini che parlano della coppia come di una famiglie come tante: lei gentile, disponibile, educata. Lui normale, “una brava persona”. “Non li abbiamo mai sentiti litigare – raccontano alcuni abitanti del condominio -. Mai una parola di di troppo, mai una discussione”. C’è chi racconta di aver visto spesso il figlio giocare in cortile con altri bambini “un ragazzino educato, che somiglia tanto alla madre” hanno detto mentre la loro palazzina era un andirivieni di divise e tute bianche, quelle dei tecnici incaricati dei rilievi scientifici. Accertamenti che sono attualmente ancora in corso. Al momento Fantasse si trova nella caserma di via Delle Corse per essere interrogato. Gli inquirenti stanno ascoltando anche il padre della Carlucci, la madre e la sorella. Nell’alloggio di via Novello sono invece ancora in corso i rilievi, in attesa che arrivi il medico legale. St.P.