Dopo il successo dei primi appuntamenti, continua il Festival AstiJazz 2025: giunto alla quarta edizione,ribadisce l’attualità di questo genere musicale, con uno sguardo alla tradizione e uno al futuro grazie a un cartellone eterogeneo, realizzato dal Comune di Asti in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo e inserito nel programma del prestigioso Torino Jazz Festival Piemonte.

Giovedì 22 maggio alle 21.30 nel Cortile della Biblioteca Astense l’attesissimo concerto del Rossana Casale Quintet “Almost blue“. Sul palco, ad accompagnare la splendida voce di Rossana Casale: Luigi Bonafede piano, Carlo Atti sax, Alessandro Maiorino contrabbasso, Enzo Zirilli batteria, produzione Zenart.

Rossana Casale torna al jazz con un nuovo album intitolato Almost Blue. Un progetto musicale incentrato sul colore blu – come metafora di spiritualità e trascendenza, tranquillità e silenzio – scegliendo i brani che il jazz ha dedicato al “colore dei colori”, come lo definiva Miles Davis, e aggiungendo l’inedito “Shades of blue” scritto a quattro mani con il musicista Luigi Bonafede. Casale porta in scena il suo nuovo progetto in-jazz accompagnata sul palco da grandi musicisti con lunghe carriere in Italia e all’estero. In caso di maltempo il concerto si terrà al Palco 19 di via Ospedale.

Biglietti 15 euro (12 euro ridotto per abbonati stagione teatrale, possessori Kor Card e tessera plus Biblioteca Astense, allievi Istituto Verdi, under 25 e over 65), disponibili alla cassa del Teatro Alfieri, aperta martedì e giovedì dalle 10 alle 17, e la sera dello spettacolo un’ora prima in loco, e online su www.bigliettoveloce.it  

I posti non sono numerati. Info e prenotazioni0141.399057 www.teatroalfieriasti.it 

In occasione di AstiJazz 2025 ci sono anche appuntamenti dedicati a libri e film sul Jazz: sempre giovedì 22 maggio alle 18 nella Sala Gianni Basso del Teatro Alfieri si terrà la presentazione del libro “Il jazz e i mestieri” di Guido Michelone (Arcana). Ingresso libero.

C’è chi il jazz lo suona: lo crea, lo improvvisa, lo scrive, lo propone su disco, in concerto o attraverso i social. Ma c’è anche chi il jazz lo registra, lo cura, lo diffonde, lo studia, lo analizza, lo fotografa, lo descrive, lo insegna, lo dipinge, lo critica, lo filma, lo racconta, lo organizza in festival e rassegne, lo mescola a differenti linguaggi espressivi: sono quelli che fanno “i mestieri del jazz”, ovvero tutto l’indotto che il jazz offre oltre la musica nuda e cruda. Senza questi mestieri non esisterebbe il jazz.

Guido Michelone, docente di Storia della Musica Afroamericana presso l’Università Cattolica di Milano e di Storia del Jazz al Conservatorio Vivaldi di Alessandria, già critico per numerose riviste, attualmente collabora al mensile Buscadero e al quotidiano Il Manifesto. Per Arcana sono usciti a suo nome i volumi Il jazz-filmIl jazz e le artiIl jazz e le ideeIl jazz e le coseIl jazz e gli animi, Il jazz e i mondiIl jazz e l’EuropaIl jazz e l’Italia a costituire una sorta di enciclopedia jazz tematica in progress, unica al mondo nel suo genere.

Infine venerdì 23 maggio alle 17.30 in Sala Pastrone, in collaborazione con il Cinecircolo Vertigo, verrà proiettato il film del 1984 Cotton Club, diretto da Francis Ford Coppola con protagonista Richard Gere. Ingresso: 4 euro.

Il programma completo di AstiJazz è su https://www.teatroalfieriasti.it/