Saranno premiati sabato 21 giugno alle 9.30, nel cortile del Palazzo Vescovile di Asti, i vincitori della XVI edizione Bando per l’assegnazione di borse per lo svolgimento di tesi di laurea “sullo sviluppo sociale e culturale del territorio astigiano”, intitolato quest’anno a Melita Rabbione, insegnante e dirigente scolastica scomparsa nel 2019, figura di riferimento per la scuola, il volontariato e la comunità diocesana.
Il progetto è promosso come ogni anno dal Progetto Culturale della Diocesi di Asti, in collaborazione con il Consorzio Asti Studi Superiori, con l’obiettivo di incentivare la ricerca accademica legata al territorio locale. Il bando prevede l’assegnazione di borse di studio destinate a studenti e studentesse impegnati in tesi di laurea triennale, magistrale, di dottorato o master post-laurea. Peculiare è la formula di sostegno economico: il contributo viene erogato nella fase iniziale del lavoro di tesi, per sostenere concretamente l’avvio della ricerca.
Quest’anno, in via straordinaria, la Caritas Diocesana di Asti ha messo a disposizione una borsa di studio del valore di 1.000 euro in memoria di Melita Rabbione che sarà assegnata a:
MARTINA MONTAGNANI con progetto di tesi “Modeling Loss Given Default under the Advanced IRB framework: regulatory compliance, methodologies and validation”, da inserirsi nell’area tematica“Digitalizzazione e tecnologia in ottica 4.0″; “la candidata affronta con rigore teorico e applicativo la gestione del rischio di credito, dimostrando – si legge nella motivazione – padronanza delle normative e dei modelli statistici. L’elaborato, chiaro e ben argomentato, ha potenzialità di impatto positivo sull’innovazione aziendale e sul territorio, in linea con i processi di digitalizzazione dedicati al miglioramento dell’attività lavorativa”.
Le borse di studio da 500 euro, previste dal bando, sono assegnate a:
CAROLINA VALLE con singolare attenzione a “Natural Fiber Reinforced Composites (NFRCs) in Automotive Industry”, inserita nell’area tematica “Ambiente e Territorio” con la seguente motivazione: “L’elaborato si distingue per l’accuratezza della ricerca sulle fibre naturali e il loro impiego nell’industria automobilistica, con evidenti ricadute sulla sostenibilità ambientale e la valorizzazione del settore agricolo locale”.
GIORGIA MURATORE con ricerca sul “rischio di apnee notturne ostruttive negli studenti universitari di infermieristica” nell’ambito dell’area tematica “Servizi alla Persona” con la seguente motivazione: “Lo studio analizza l’incidenza del disturbo OSAS tra gli studenti, proponendo un approccio scientifico e già in parte sperimentale, con potenziali sviluppi in collaborazione con l’Ospedale di Asti”.
LETIZIA MURZI con una proposta di studio tesa a disporre di strumenti per “Accompagnare chi educa: educazione alla affettività e sessualità, bisogni formativi dei genitori astigiani e ruolo dell’ostetrica/o nel sostegno alla genitorialità”, nell’area tematica “Servizi alla Persona” a cui porre attenzione con la seguente motivazione: “Il progetto indaga il livello di informazione e interesse delle famiglie astigiane sull’educazione affettiva e sessuale, promuovendo il ruolo educativo degli operatori sanitari anche al di fuori del percorso nascita”.
Un bando per individuare percorsi di ricerca che guardano al futuro del territorio. “Le borse di studio si confermano uno strumento concreto per valorizzare le competenze accademiche al servizio del bene comune. Il bando incoraggia tesi che contribuiscano – commenta Michelino Musso, responsabile del Progetto Culturale della Diocesi di Asti – ad una visione di futuro centrata su sostenibilità, innovazione, cultura e coesione sociale”.