Chiude la scuola elementare di Settime, da 15 anni baluardo dí multiculturalità grazie alle tante famiglie che qui nel tempo sono emigrate e che qui hanno trovato terreno fertile per crescere i propri figli. Il rischio di chiusura era già stato paventato l’anno scorso. Tutto iniziò nel 2011. Da anni, la scuola elementare di Settime rischiava di serrare i battenti: la bassa natalità e il progressivo spopolamento avevano ridotto il numero degli iscritti al di sotto della soglia minima richiesta dalla Regione – circostanza che, purtroppo, affligge numerosi piccoli comuni italiani. Ma Settime trovò una via per non soccombere: i figli di famiglie immigrate accolte in paese potevano essere un modo per andare oltre la soglia e scongiurare l’addio alla scuola. La soluzione era nel progetto Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati che consente agli enti locali di accedere ai fondi che il Ministero dell’Interno prevede per i profughi che fuggono dalle guerre o dai Paesi dove rischiano di subire persecuzioni politiche o religiose. E così, con i primi profughi – provenienti da Somalia, Kurdistan, Siria, Afghanistan e Nigeria – sono arrivate anche le loro famiglie. Gli adulti hanno trovato occupazione in alcune aziende del territorio, grazie a nove borse lavoro, e i loro bambini hanno incominciato a frequentare la scuola. L’integrazione era stata anche documentata dal regista Michele Fornassero, che ha definito la classe come vivace e curiosa. Il cineasta era entusiasta e fermamente convinto che di fronte a bambini come quelli, “ogni pregiudizio viene meno” – parole sue. “Questi piccoli studenti provengono da contesti diversi – aveva aggiunto – ma si considerano tutti italiani, senza alcuna differenza”. Nel corso del precedente anno scolastico, ad unire ancora di più i bambini sono stati i tanti laboratori organizzati, quali quello di cucina e di pittura. Fino allo scorso autunno, si è sperato in un proseguo dell’attività. Ma a gennaio, la certezza della chiusura era ormai nero su bianco: “Abbiamo fatto di tutto per scongiurare questa evenienza”, ha dichiarato la maestra Gabriella Rallo. Morale: a partire da settembre, i bambini che frequentavano la scuola, e che non l’hanno ancora terminata, si trasferiranno nell’istituto di Cinaglio. Uno scuolabus è già pronto per il servizio di trasporto. “Con gli otto alunni rimasti – ha aggiunto il sindaco di Settime Pierluigi Musso – non era possibile avviare l’anno scolastico”. E a ben poco sono valse le richieste alla Regione per ottenere la deroga sul numero degli iscritti necessari ad attivare le lezioni. Senza contare che vi sono alcune famiglie che avevano già iscritto i figli a Cinaglio, dove non c’è la classe unica. “La scuola non è mai stata una fonte di spesa per il Comune”, ha precisato Rosina, “e ha sempre funzionato bene”, ha fatto eco, in conclusione, il presidente del Piam, Alberto Mossino.

FOTO DI REPERTORIO

Emanuela Crosetti