Il 7 novembre la Regione Piemonte, in collaborazione con la Provincia di Asti, Assessorato Pari Opportunità  e  con il patrocinio del Comune di Asti, “mette in piazza” un problema sociale poco conosciuto dall’opinione pubblica, ma che coinvolge milioni di persone: centoventicinque sagome femminili di colore viola e bianco, ad altezza e grandezza naturale, riempiranno la centralissima Piazza San Secondo e avranno il compito di far emergere dal silenzio le storie vere, raccolte con la collaborazione delle forze dell’ordine, dei servizi e delle associazioni, di donne che in Italia hanno subito abusi, percosse, vessazioni e ricatti economici e psicologici fra le mura della propria casa.

L’evento dal titolo  è, in assoluto, il primo in Italia sul tema della violenza domestica  a trovare sul territorio una dimensione e un impatto popolare. L’iniziativa, che si rivolge innanzitutto ai giovani, è partita a inizio marzo da Torino e, dopo la tappa di Vercelli, Novara, Cuneo, Biella e Alessandria giunge ora ad Asti, per poi proseguire e concludersi il 25 novembre 2009 nel piazzale della Reggia di Venaria, in concomitanza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Accanto alle sagome, saranno allestiti pannelli informativi e saranno distribuiti materiali di approfondimento.
Alle ore 11 l’apertura ufficiale alla presenza di tutte le istituzioni locali, e a seguire fino alle 12,30 e dalle 15,30 alle 17,30 sarà  possibile “ascoltare le voci nel silenzio” grazie ad una maratona di letture con personaggi di spicco del mondo astigiano.

Secondo i dati stimati dall’Istat a livello nazionale, il 32% delle donne ha subito almeno una volta, durante la propria esistenza, una violenza fisica o sessuale, il 70 % degli stupri è opera del partner e il 96% delle vittime non denuncia gli aggressori. I numeri del fenomeno sono confermati in Piemonte dall’indagine svolta dalla Consulta delle Elette insieme all’Ordine dei giornalisti, che dimostra come il 36% degli abusi denunciati sia compiuto in casa e un altro 33% sia comunque opera di un conoscente.

“Voci nel Silenzio”, realizzato in collaborazione con le Istituzioni Regionali di Parità e le Commissioni Pari Opportunità della Provincia e del Comune di Asti,  ha ricevuto il patrocinio del Ministro per le Pari Opportunità e del Segretariato Sociale Rai.
Obiettivo principale: parlare ai giovani e al grande pubblico, con un allestimento di grande impatto emotivo, per spiegare che cosa è la violenza domestica, per smascherare i pregiudizi intorno al fenomeno e per promuovere un cambiamento di mentalità capace di prevenire i comportamenti violenti. Scopo dell’evento sarà, inoltre, quello di mostrare quali sono gli strumenti concreti per contrastare gli abusi familiari e fornire indirizzi utili per chi ne è vittima.

«L’iniziativa – spiega Giuliana Manica, assessore regionale alle Pari Opportunità – rientra nelle azioni previste dal Piano regionale contro la violenza alle donne che, ad oggi, ha già raggiunto tutti gli obiettivi posti per il 2009: innanzitutto la formazione del personale socio-sanitario per l’istituzione di un referente specializzato presso ciascuna ASL e Pronto Soccorso. Poi, la creazione di una Rete Regionale e l’avvio del Centro di coordinamento che opera presso l’Ires e, infine, l’elaborazione da parte di ogni Provincia di un piano locale con l’obiettivo di aprire, entro la fine dell’anno, almeno uno sportello di informazione, ascolto, accoglienza e consulenza, anche legale, dove non esistevano servizi specializzati e implementare ulteriormente quelli già esistenti. Un risultato di cui siamo particolarmente soddisfatti – conclude Manica – e per il quale dobbiamo ringraziare la grande collaborazione di tutto il territorio.”.

“La Provincia di Asti – spiega Francesca Ragusa, Consigliere Provinciale delegato alle pari opportunità dalla Presidente della Provincia di Asti Maria Teresa Armosino –  ha provveduto alla ricognizione dei servizi esistenti sul territorio e dei dati presso Servizi Pubblici e Associazioni. Ha realizzato nel novembre 2007 la manifestazione “Donne e bambini che si allontanano dalla violenza”; si è attivata per la  costruzione della rete locale, con la partecipazione degli enti gestori, forze di polizia, Asl, associazioni di volontariato. Sono stati raccolti i progetti del Comune di Asti, del Cogesa e del Cisa, relativamente all’attivazione a livello locale di azioni per avviare e migliorare l’accoglienza e la tutela delle donne vittime di violenza. Nel 2009 è stato organizzato il corso di approfondimento in materia di contrasto e prevenzione della violenza contro le donne, rivolto agli operatori di polizia della provincia al fine di rafforzare la capacità di operare su questo grave fenomeno. Sono in via di realizzazione opuscoli in lingue straniere, corsi destinati al personale docente delle scuole in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, corsi rivolti agli addetti dei servizi socio-assistenziali, e azioni di sensibilizzazione rivolte in particolare agli studenti. Infine di grande importanza è l’attivazione sul territorio della provincia di Asti del numero antiviolenza 1522 attivo 24 ore su 24, con trasferimenti di chiamata sui servizi sociali esistenti sul territorio. Ha aderito al numero 1522 anche la Croce Rossa di Asti.”. 

“L’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Asti – spiega il Sindaco Giorgio Galvagno nella sua qualità di Assessore alle pari opportunità – oltre a collaborare con la Regione Piemonte nell’ambito del Piano regionale contro la violenza alle donne, ha organizzato nel corso del 2009 alcune iniziative volte a contrastare questo fenomeno ed a farne conoscere le preoccupanti proporzioni. In collaborazione con le Forze dell’Ordine, sono stati organizzati incontri rivolti alle donne e agli anziani durante i quali il Questore di Asti e il Comandante dei Carabinieri hanno fornito dati e illustrato le più comuni forme di violenza e di abuso, le leggi attualmente in vigore, le possibilità di intervento. E’ stato altresì organizzato, in collaborazione con la commissione comunale P.O., un corso di sicurezza e difesa personale rivolto alle donne dai 15 anni in su, nel quale, alle lezioni pratiche, sono stati affiancati interventi di una psicologa e di rappresentanti delle forze dell’ordine che si occupano di reati di violenza contro le donne.”. 

E’ in programma per l’inizio del prossimo anno l’organizzazione di una tavola rotonda sui cambiamenti dei ruoli della donna e dell’uomo nella nostra società. Altre attività promosse dall’assessorato in tema di pari opportunità: organizzazione di corsi di integrazione rivolti ai cittadini stranieri che acquisiscono la cittadinanza italiana; iniziative di socializzazione rivolte agli anziani; incontri per la prevenzione delle truffe a danno degli anziani; progetti di integrazione scolastica per i bambini stranieri (in collaborazione con l’ufficio istruzione e con le scuole); collaborazione con associazioni di volontariato in iniziative di promozione dei diritti umani.