LE STREGHE DI SALEM Regia: Rob Zombie Interpreti: Sheri Moon Zombie, Bruce Davison, Jeffrey Daniel Phillips, Ken Foree Il regista horror, diventato famoso grazie al remake di “Halloween” di Carpenter, rilegge in chiave rock una delle pagine più cupe della storia nordamericana: la caccia alle streghe del 1600 nella cittadina di Salem nel Massachusetts. Heidi, una spiritosa dj notturna della Salem di oggi, trova in studio uno strano disco. Quando lo manda in onda, tutte le donne della zona cadono in una specie di stato di ipnosi e giorno dopo giorno Heidi inizia ad avere delle visioni del passato: torture e violenze perpetrate ai danni di tante ragazze accusate di stregoneria. Gli spiriti di queste vittime sembrano chiedere l’aiuto delle loro discendenti per vendicarsi degli abusi subiti. Allucinato, delirante e a tratti disturbante, il film si colloca sul filone demoniaco satanico insistendo su aspetti a volte morbosi altre grotteschi. 1 stella SCARY MOVIE 5 Regia: Malcolm D. Lee Interpreti: Lindsay Lohan, Charlie Sheen, Terry Crews, Kate Walsh Quinto episodio di una delle saghe parodistico-demenziali di maggior successo degli ultimi anni. Il nuovo irriverente capitolo della serie si rifà a grandi film di successo che vanno dall’horror al dramma, come: “Paranormal Activity”,” Il Cigno Nero”, “127 ore”, “La madre” e “L’Alba del Pianeta delle Scimmie”. Dopo che Charlie è stato ucciso da un fantasma nella sua camera da letto i suoi tre figli vengono rapiti e ritrovati dopo qualche tempo in un’abitazione nel bosco. Sono affidati allo zio e alla sua compagna, ma ben presto appare chiaro che con loro è entrato nella casa anche uno spirito malvagio. Così i lavori dei due neo genitori adottivi, una etoile del balletto e un chimico che testa droghe sugli scimpanzé per sviluppare la loro intelligenza, subiscono forti interferenze. 1 stella e mezza EDUCAZIONE SIBERIANA Regia: Gabriele Salvatores Interpreti: John Malkovich, Arnas Fedaravicius, Vilius Tumalavicius, Eleanor Tomlinson, Jonas Trukanas Aggiungendo un nuovo tassello alla sua variegata carriera, Salvatores riadatta per il grande schermo il controverso e autobiografico romanzo di Nicolai Lilin, confermando la sua predilezione per i racconti di formazione. Per questa sua operazione sceglie di girare in Lituania con un cast di respiro internazionale, primo fra tutti un sinistro John Malkovich nei panni di un nonno capo clan. La storia è ambientata alla fine degli anni ‘80 nel sud della Russia, in una città trasformata in una colonia per criminali di varie etnie. Tra questi, gli Urca siberiani sono quelli più legati a una tradizione antichissima, fondata su un codice d’onore molto forte: rubare ai ricchi per dividere con la comunità, uccidere solo se strettamente necessario, rispettare e difendere i più deboli. Kolima e Gagarin sono due bambini di dieci anni, nati e cresciuti in questa sorta di ghetto ed educati al furto, all’uso delle armi e della violenza. Si ritroveranno adolescenti in balia di profondi cambiamenti emotivi ed epocali. Un film livido, a tratti inquieto, magistralmente girato, ma freddo e non sempre capace di coinvolgere lo spettatore. 2  e 1/2 stelle