La polizia astigiana ha arrestato i due presunti autori della rapina avvenuta nel novembre scorso ai danni della Banca d’Alba di corso Alfieri. Si tratta di due catanesi di 23 e 29 anni, considerati due “trasfertisti” del crimine visto che erano venuti in città dalla Sicilia con l’unico obbiettivo di mettere a segno un colpo.

Le indagini della squadra mobile, che sono ancora in corso, sono scattate nell’immediatezza dei fatti. Il 2 novebre 2018 due uomini con i volti coperti da maschere di carnevale con i volti da anziani avevano fatto irruzione nell’istituto di credito. Armati di cutter (affilati taglierini che però passano i contorlli con i metl detector) avevano minacciato dipendenti e avventori, fra cui un bambino, sequestrando loro tutti i cellulari e poi chiudendoli in due stanze. Arraffati 15 mila euro erano scappati a bordo di una Fiat 500 X.

Proprio dall’auto e da alcuni scambi verbali in tipico dialetto siciliano che i due si erano scambiati durante la rapina, erano partite le indagini della squadra mobile.
Gli investigatori hanno passato al setaccio migliaia di vetture, fino a stringere il cerchio su un centinaio di mezzi. Con l’ultima scrematura i poliziotti astigiani sono riusciti a risalire alla 500 presa a noleggio a Catania da un soggetto che è poi risultato parte attiva nella rapina assieme a un altro complice. I due sarebbero giunti ad Asti proprio con a bordo della Fiat qualche giorno prima della rapina proprio per studiare il migliore obiettivo da colpire.

Questa mattina è scattato il blitz nei due alloggi catanesi dove i presunti rapinatori abitano, un quartiere popolare della città siciliana. C.F., 23 anni e P.L. 29 anni, con precedenti di polizia alle spalle, sono stati arrestati con l’accusa di rapina e sequestro di persona. Attualmente si trovano nella casa circondariale di Catania.

Le indagini sono ancora in corso. Gli investigatori stanno cercando di capire se i due siano collegati a un’altra rapina avvenuta nell’Astigiano nello stesso periodo.