Diciannovesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2019 spegne 120 candeline. Ecco i principali argomenti trattati nel giornale in edicola da venerdì 10 maggio 2019.

San Secondo: lavoro anziani, e giovani

Nella sua prima partecipazione alle feste patronali di San Secondo il vescovo Marco ha sviluppato in particolare la riflessione sul senso del martirio e, di conseguenza, della testimonianza che toccano oggi dare in favore del Vangelo per il quale San Secondo e tanti martiri antichi e moderni hanno dato la vita. Riportiamo la parte finale dell’omelia della Messa di domenica in Collegiata.

La storia di San Secondo è una storia semplice di cui conosciamo gli elementi essenziali. La vita di San Secondo è la vita del nostro patrono, di colui che i nostri antenati hanno scelto come protettore della città, di colui che i nostri lontani genitori hanno scelto come modello per chi vive in questa città.
Celebrare oggi la festa di San Secondo mi sembra possa voler anche dire ritornare alla sua fede a quella fede per cui lui ha versato il sangue. Oggi in questa domenica, mi sembra significhi sentire come dette a noi le parole di Gesù: “pasci le mie pecorelle”. [continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 10 maggio 2019]

La fiera stile retrò che piace

Sarà l’effetto amarcord, sarà la comodità di piazza Campo del Palio, fatto sta che la rilanciata Fiera della città di Asti ha fatto il pieno di pubblico e di gradimento. Domenica si è registrata una vera e propria invasione, con gli addetti che sono stati costretti a scaglionare gli ingressi perché si era raggiunta la capienza massima.
Una scommessa vinta dal sindaco Maurizio Rasero, che aveva messo tra i punti fermi quello di rifare la Fiera, cancellata durante la Giunta Brignolo, riportandola dov’era alle origini. Del resto, era già stato Rasero, come assessore di Giorgio Galvagno a imporre il ritorno delle giostre, sino a quel momento relegate in piazza Armi, nel centro cittadino. Alla gente non è importato nulla se la Fiera non brilla certo di modernità, a cominciare dalla tensostruttura, se gli stand sono quanto di più tradizionale si possa trovare (dagli aspirapolvere ai materassi alle persiane in puro stile anni ‘70-80).[continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 10 maggio 2019]

Roghi in via Guerra: ne risponde Rasero?

Rasero dovrà rispondere per i roghi? Il Movimento 5Stelle di Asti in una conferenza stampa che si è svolta ieri ha annunciato l’intenzione di denunciare il sindaco Maurizio Rasero. Nel settembre dello scorso anno i consiglieri comunali pentastellati Massimo Cerruti, Davide Giargia, Giorgio Spata e Martina Veneto avevano depositato una diffida al sindaco a provvedere contro i roghi di rifiuti più volti accesi nei pressi del campo nomadi di via Guerra. Trascorsi 8 mesi, visto che riguardo gli episodi di questo tipo “è addirittura avvenuta un’escalation”, è arrivata la decisione di interessare al riguardo la Magistratura. Viene proposta la valutazione se il sindaco, come massimo responsabile della salute sul territorio del Comune, abbia adottato tutte le iniziative possibile per prevenire i potenziali danni alla salute dei cittadini causati per esempio dall’inalazione della diossina che si sviluppa in seguito alla combustione della plastica.

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