Dalla mattinata di mercoledì 12 giugno, tecnici del Laboratorio Nicola di Aramengo hanno avviato  un intervento d’urgenza sul busto di Vittorio Alfieri nel cortile e sui tre busti di Cesare, Carlo e Adele Alfieri di Sostegno, nell’atrio di Palazzo Alfieri, ad Asti, dopo un recente sopralluogo e su autorizzazione della competente Soprintendenza ai Beni Artistici. Qualcuno, infatti, è intervenuto in modo del tutto arbitrario e grossolano sui quattro busti di proprietà della Fondazione “Centro di Studi Alfieriani”, con una pulitura incauta, non autorizzata né dalla proprietà né dagli Enti di tutela. E’ stato un episodio molto grave, sia per l’arroganza di chi l’ha compiuto, sia per le conseguenze, dal momento che ha modificato la situazione conservativa dei busti, per altro recentemente documentata, nel corso dello scorso mese di febbraio, dal momento che si prevedeva (a carico del Lions Club Asti Host) un intervento di ripulitura degli stessi, in vista dell’inaugurazione della mostra “La Rinascita”, che occuperà ampia parte dei locali del primo piano del Palazzo, destinati al riallestimento del Museo Alfieriano. Oggi, il busto di Alfieri nel cortile, come registra la scheda tecnica del Laboratorio Nicola, al quale i busti furono affidati per il restauro (avvenuto nel 2007), dal Centro Alfieriano, con i dipinti del Museo, “appare notevolmente sbiancato, con vistose colature biancastre; la superficie è estremamente inaridita e porosa, la firma ormai poco leggibile. E’ molto probabile che l’opera sia stata lavata con un acido”. Purtroppo, come prosegue la scheda tecnica, “il marmo ha sofferto notevolmente ed ha un aspetto zuccherino; la superficie appare corrosa, scabra e in alcune zone sfarina al tatto”. Non è meno seria la condizione dei busti dell’androne, analogamente manomessi, anche se in modo più frettoloso e sommario, per cui, come registra Nicola, “si notano zone ancora sporche ed altre troppo pulite”, con un effetto “molto squilibrato e macchiato”. Si è fatto in modo di intervenire immediatamente, in modo da terminare l’intervento prima dell’inaugurazione della mostra. I costi saranno coperti dal Lions Club Asti Host, che già dal 2012 aveva offerto l’intervento di pulitura. Ora, con ben altro spirito, ci si fa carico del recupero e consolidamento delle opere.