ex mutua via ORFANOTROFIO 8“Si tratta di un atto giudiziario in qualche modo dovuto, ma per noi la situazione non credo cambierà”. A parlare è Carlo Sottile, presidente del Coordinamento Asti Est a commento del respingimento del ricorso in appello contro la sentenza che ordinava lo sgombero dell’ex mutua di via Orfanotrofio. La notizia che i giudici non hanno accettato l’appello delle famiglie che nel 2011 hanno eletto lo stabile di proprietà dell’Asl come propria abitazione, è di queste ore, ma sono già fioccati i primi commenti. “La proprietà, in accordo con il prefetto e con il sottordine del Comune, potrebbe richiedere lo sgombero per rientrare in possesso della proprietà in qualsiasi momento – dicono gli esponenti del collettivo -. Si aggiunge alla sentenza la richiesta di risarcimento dei legali della proprietà, che ammonta a 7.700,40 euro. Inutile ribadire ancora una volta che le 12 famiglie residenti nell’immobile potrebbero lasciare la propria casa esclusivamente per accedere a un altro appartamento. La speranza di tutti, del collettivo exMutua, del coordinamento Asti-est e degli occupanti, è che non ci sia bisogno di spostare la questione sul piano dell’ordine pubblico, ma anticipando che l’immobile non sarà abbandonato, e anzi, sarà rivendicato in ogni maniera possibile il diritto all’utilizzo per reale necessità”. Sottile ribadisce il fatto che “le famiglie, con il nostro appoggio, andranno avanti”. “Lo stabile ha una funzione sociale molto importante – aggiunge – non solo per chi lo ha eletto a propria abitazione, ristrutturandolo e sottraendolo così all’abbandono, ma anche per gli astigiani che lì possono trovare un luogo dedicato all’arte e alla cultura quale è appunto lo spazio sociale creato in un’ala dell’edificio”.