La polizia di Asti ha tratto in arresto un cittadino marocchino per i reati di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Gli agenti delle Volanti sono intervenuti in zona San Fedele su segnalazione di una donna, che riferiva di essere stata inseguita in strada da un uomo armato di coltello. Gli operatori hanno soccorso la donna, la quale riferiva che poco prima, mentre era in casa in compagnia di sua sorella, suo cognato, visibilmente ubriaco, entrava nell’alloggio, e per futili motivi iniziava a minacciarle, aggredendoleanche fisicamente con spintoni e calci.
Come se non bastasse l’uomo ha poi estratto dalla cintola dei pantaloni un coltello da cucina, con lunghezza della lama pari a 20 cm, chiudendo poi chiave la porta dell’abitazione in modo che le due donne non potessero né fuggire né chiedere aiuto. E’ stata la cognata a chidere aiuto: approfittando di un attimo di distrazione dell’aggressore ha aperto una finestra e si è calata in strada chiamando le forze dell’ordine. L’uomo però avvedutosi della fuga della cognata, la raggiungeva e, ancora brandendo il coltello, minacciava di colpirla.

All’arrivo delle volante l’aggressore anzichè calmarsi si è rifugiato nell’alloggio minacciando gli agenti e impedendo loro di entrare in casa. In quel frangente il cittadino marocchino dapprima colpiva con una spinta e una manata uno degli agenti, e in seguito, con uno scatto repentino, tentava di riprendere il coltello nel frattempo riposto all’interno di uno scaffale. Solo dopo attimi concitati lo straniero è stato bloccato e disarmato.

L’uomo, con precedenti specifici per reati contro la persona, è stato condotto in Questura e tratto in arresto per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, nonché denunciato per i reati di porto abusivo di oggetti atti ad offendere, minaccia aggravata e tentate lesioni aggravate.
Ieri, a seguito di patteggiamento, l’uomo veniva condannato a 2 anni di reclusione.