E’ stato inviato al Dipartimento della Protezione civile il Rapporto dell’evento relativo all’alluvione che ha colpito il Piemonte nei giorni 23, 24 e 25 novembre.  Ingenti sono stati i danni soprattutto alle infrastrutture che i tecnici della regione hanno formalmente quantificato in 317 milioni per gli interventi di somma urgenza e di urgenza, considerando quelli censiti dai Comuni, dalle Province da AIPO e dalle ATO e di 496.855.000 quelli necessari per il ripristino delle infrastrutture pubbliche danneggiate.  Il rapporto che accompagna la richiesta di dichiarazione di Stato di Emergenza e la richiesta di sospensione dei vincoli finanziari, evidenzia nel contempo, come ha sottolineato il Presidente Sergio Chiamparino “che le opere realizzate negli ultimi anni dopo l’alluvione del 1994 (la cui portata è stata paragonabile a quella in questione) e di quelli successivi hanno evitato che il bilancio fosse decisamente più pesante sia in termini economici che di vite umane, anche grazie all’impegno e all’esperienza  dei tecnici regionali e provinciali, dei volontari della Protezione Civile, dei Sindaci, delle Prefetture, delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco che hanno svolto un grandissimo lavoro nei giorni dell’evento”. Nel computo sono esclusi i danni ai privati e quelli all’agricoltura la cui quantificazione richiederà ancora del tempo.  Le maggiori criticità si riscontrano nei settori dell’alta val Tanaro, nelle valli Corsaglia, Ellero, nelle valli Pellice, Germanansca e Chisone e nelle Valli di Lanzo.  I corsi d’acqua maggiormente interessati hanno manifestato problemi anche nelle fasce di pianura (Chisola, Casternone, Ceronda, Pellice, Tanaro, Bormida e Po), causando estesi allagamenti che hanno interessato anche zone abitate come il cedimento di settori di argine lungo il torrente Chisola presso Vinovo e presso Moncalieri. Nell’Astigiano si calcolano in 770mila euro gli interventi “di somma urgenza”, 5.480.000 euro gli interventi di riduzione del rischio residuo e 3.700.000 euro il ripristino di strutture e infrastrutture.