La giunta comunale ha deliberato il rinnovo della convenzione con il Tribunale di Asti, finalizzata a consentire che le persone condannate pena del lavoro di pubblica utilità (consistente nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività) possano scontare la sanzione operando in favore del Comune di Asti. La pena del lavoro di pubblica utilità viene inflitta per reati cosiddetti minori, per i quali il Giudice ritiene che non siano necessarie sanzioni più pesanti e comunque sempre su richiesta dell’imputato. “E’ molto importante che tutte le istituzioni collaborino alla diffusione delle pene alternative – dichiara il sindaco Fabrizio Brignolo – perché è ormai dimostrato che il carcere, soprattutto con riferimento alle pene brevi e alle persone che non sono delinquenti abituali, non ha una adeguata funzione di rieducazione ma rischia di essere controproducente, così come è necessario combattere il sovraffollamento riservando la detenzione alle persone realmente pericolose”. Con il sistema del lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività, chi ha sbagliato può indennizzare la comunità con il proprio lavoro ristabilendo un clima di corretta lealtà sociale.