Dopo l’inevitabile trasferimento ad Asti degli uffici della Procura, un nuovo spiraglio sembra aprirsi per il Tribunale di Alba: in un incontro, svoltosi mercoledì scorso in Senato con i parlamentari interessati alla vicenda delle circoscrizioni giudiziarie, si è deciso di dare corpo all’ipotesi avanzata a settembre dal Ministro Cancellieri. Come si ricorderà, all’atto di firmare il decreto che ha consentito il prosieguo dell’attività necessaria a smaltire le cause attualmente pendenti nel solo settore civile, previdenziale e del lavoro, il Ministro aveva dichiarato la propria disponibilità a procedere con il salvataggio pieno degli otto Tribunali se questa scelta fosse stata fatta propria dalle forze politiche di maggioranza. C’era, quindi, un margine di speranza che la sede di Alba – con quelle di Bassano del Grappa, Chiavari, Lucera, Pinerolo, Rossano, Sanremo e Vigevano – potesse recuperare la piena operatività, sempre che i parlamentari di maggioranza di Camera e Senato si accordassero per chiedere unanimemente di ristabilire la pienezza delle funzioni per gli otto Tribunali. “La sostanziale novità di questi giorni – dichiarano i deputati albesi Mariano Rabino e Giovanni Monchiero – consiste nel fatto che i capigruppo al Senato di Pd, PdL e Scelta Civica, Zanda, Schifani e Susta, hanno avviato il confronto per arrivare a una risoluzione della Commissione Giustizia del Senato che impegni il Governo ad agire. Questa nuova fase è agli inizi, ma la volontà unanime manifestata mercoledì da tutti i presenti è un fatto positivo che fa ben sperare”.
Tribunale. Alba si batte ancora per il suo palazzo di giustizia
