“I furti che si stanno verificando nell’Astigiano, specie quelli in alloggio, hanno destato il mio interesse e la mia preoccupazione. Stiamo analizzando la situazione e implementando anche i servizi di controllo”. Sono le parole del tenente colonnello Bernardino Vagnoni, neo comandante provinciale dei carabinieri. Per la prima volta alla guida di un comando provinciale, Vagnoni si è insediato in città la scorsa settimana, dopo aver lavorato come “secondo” al comando provinciale di Torino e prima ancora alla guida dell’Arma di Moncalieri. Vagnoni, 54 anni da compiere fra pochi giorni, sposato e padre di tre figlie, è un carabiniere vecchio stampo. “La gente comune mi chiama maresciallo e io sono contento – ha spiegato -. L’obiettivo di noi carabinieri è di capire quali siano le problematiche che colpiscono maggiormente la popolazione e intervenire”. Ad Asti, come in molte realtà il problema dei furti è molto sentito. “Certo sono importanti le grandi indagini contro lo spaccio e la criminalità organizzata. Ma non possiamo trascurare reati come i furti che colpiscono direttamente la gente. Noi siamo le guardie e i malviventi sono i ladri. Il nostro compito è quello di prendere il ladri”, ha commentato. Una missione per Vagnoni quella dell’Arma che è oltre a essere lavoro è anche passione e hobby. Nato in Sardegna e cresciuto nelle Marche, figlio d’arte (suo padre era maresciallo), il tenente colonnello è entrato nell’Arma da giovanissimo, è diventato sottoufficiale e poi è entrato in Accademia. “Sono contento di essere stato destinato ad Asti – ha concluso -. Mi sembra una bella realtà, nonostante siano visibili i segni della crisi economica specie nella zona industriale”.