Il Comune di Asti – Assessorato alla cultura e il  Circolo Filarmonico Astigiano, con il patrocinio della Regione Piemonte, e in collaborazione con il Consiglio Regionale del Piemonte, la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti,  l’ISRAT, il Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione Repubblicana promuovono per domenica 24 gennaio alle ore 17 al Teatro Alfieri di Asti il Concerto per il Giorno della Memoria “Zachor” con Amit Arieli & New Old Klezmer Band. Sul palco Amit Arieli (clarinetto e shofar), Maria Teresa Legnetti (voce), Manuela Iori (pianoforte), Andrea Soldani (trombone) e Simone Tecla (percussioni). Il programma, presentato anche al Palazzo del Quirinale, spazia dai canti tradizionali ebraici alla brillante musica klezmer, dalla chazanut, la musica sinagogale, ai canti dell’Olocausto, coinvolgendo il pubblico in un viaggio attraverso la storia ebraica. I brani sono preceduti da una breve spiegazione sulle musiche, la loro provenienza, il loro significato e la loro storia. Ampia parte del programma è dedicata alla tradizione yiddish, una fiorente cultura vivissima fino a 60 anni fa e in gran parte annientata dalla furia nazista e dalla Shoà che ha sterminato il popolo che la coltivava. Lo yiddish era infatti non solo la lingua (un misto di ebraico, tedesco, slavo e ungherese), ma il fulcro e il simbolo dell’identità ebraica ashkenazita europea. Il concerto si apre con melodie tratte da colonne sonore di famosi film sull’Olocausto, conosciute anche dal grande pubblico. Tocca momenti più vivaci con i freilach, musiche da ballo che animavano le shtetl (le cittadine ebraiche dell’Europa centro-orientale). Un salto spazio-temporale conduce poi l’ascoltatore nella diaspora sefardita, ai tempi dell’Inquisizione spagnola, altro periodo di tremende persecuzioni antiebraiche. Ma il vero filo conduttore del concerto è il klezmer. Il termine “klezmer” deriva da due parole ebraiche, “kly” e “zemer” e significa strumento del canto. Il klezmer nasce nell’Europa orientale dalla fusione delle tradizioni musicali ebraiche, russe, polacche, ungheresi, zingare e balcaniche, dando origine a uno stile musicale caratteristico, capace di esprimere gioia e dolore. Nel’900, con l’emigrazione degli ebrei dall’Europa all’America, il klezmer arriva negli Stati Uniti dove si contamina con il jazz e le tradizioni locali. Amit Arieli  si  diploma in clarinetto all’età di 16 anni presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze e si specializza in musica klezmer presso la Jerusalem University. Dagli anni ’90 ha intrapreso un’attività concertistica esibendosi in centinaia di apparizioni in Europa, USA e Israele. Dal 2003 collabora con la nota cantante Antonella Ruggiero in un progetto dedicato alla musica ebraica. Vive fra Stati Uniti, Europa e Israele dedicandosi all’attività solistica, cameristica, didattica, alla consulenza artistica e alla composizione. La New Old Klezmer Band nasce nel 2005 dall’omonimo progetto discografico di Amit Arieli, pubblicato nello stesso anno dall’etichetta milanese Ethnoworld In sei anni di attività la Band si è esibita in centinaia di concerti ed è stata invitata a partecipare ad importanti rassegne (Trento Estate, Festival Euromediterraneo, Q-Art Festival, rassegna Europamusica, Parisienne, Nights in Jaffa) e in Festival dedicati alla cultura ebraica (Common’s Festival –Boston-, Safed Klezmer Festival –Israele-, Festival Nessiah di Pisa, Festival Ebraico di Berlino, Klezmer Festival di Vienna, Festival Ebraico di Würzburg, Festival Ebraico di Venezia, Festival Vincoli Sonori di Pinerolo, Festival Zachor di Senigallia), Jewish Festival di New York. Il progetto New Old Klezmer è stato premiato con un prestigioso riconoscimento dalla European Association for Jewish Culture di Londra. A New Old Klezmer RaiDue ha dedicato un servizio televisivo. Biglietti 10 euro (ingresso omaggio per i soci del Circolo Filarmonico Astigiano). Per prenotazioni e informazioni: 0141.399057-399040.