Venerdì scorso, 27 marzo, nella Cascina del Racconto, si è tenuto il quarto appuntamento del calendario di sensibilizzazione del Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese che vede la Direzione Didattica di S. Damiano come scuola capofila.
Relatore della serata il dottor Giulio Pedretti che – laureato con una tesi sul documentario etnografico nel 2004 – produce, realizza e distribuisce documentari. Dal 2007 fa parte dello staff del festival internazionale Cinemambiente di Torino. 
Collabora in ambito video (sia pratico che organizzativo) con compagnie teatrali e associazioni culturali; è consulente di aziende di comunicazione nella realizzazione di documentari industriali. Organizza e tiene corsi e laboratori sul documentario e le tecnologie video presso istituti superiori o enti di formazione della regione Piemonte. Ha partecipato e partecipa attivamente a diversi progetti culturali come L’archivio regionale dei filmati di famiglia –Superottimisti, la televisione dell’Università di Torino – Extracampus, organizza rassegne cinematografiche, ricerche etnoantropologiche e convegni.
Il Festival Cinemambiente di Torino – ormai alla dodicesima edizione nel 2009 – è la maggiore manifestazione cinematografica italiana a tematica ambientale, leader del network internazionale EFFN (Environmental Film Festival Network), è il primo festival europeo a “emissioni zero”.

Nell’ambito ambientale il festival ha aperto la strada su queste tematiche proponendo, da oltre un decennio, proiezioni, film, documentari, dibattiti… con un programma sempre molto nutrito. Nell’edizione 2008 ben 115 film di 21 Paesi diversi hanno raccontato lo stato di salute della Terra attraverso sguardi diversi. Durante il suo intervento il dottor Pedretti ha illustrato, attraverso una panoramica critica completata dalla visione di diversi materiali filmici, il ruolo che negli anni ha avuto la comunicazione ambientale che passa attraverso uno sguardo diverso su queste tematiche. Negli anni scorsi, infatti, l’attenzione è stata maggiormente puntata su una comunicazione focalizzata sulla diffusione di informazioni che facevano prendere coscienza al pubblico di determinati tipi di problematiche senza però promuovere la necessità di modificare i propri comportamenti. Negli ultimi tempi, invece, si sono diffusi  prodotti che hanno lo scopo di colpire emotivamente, di smuovere in prima persona lo spettatore in modo da renderlo cosciente e stimolare comportamenti di cittadinanza attiva e consapevole mediante piccole azioni quotidiane. Si è così andati dal documentario informativo, agli spot “d’impatto” come quelli di Greenpeace, a prodotti di alta qualità a livello cinematografico che raccontano di tematiche ambientali. Attraverso la visione di questi materiali il pubblico ha potuto visionare anche spot provenienti da Paesi molto lontani come l’ India dove, attraverso un brevissimo filmato, sono passati concetti importantissimi come quello di saggezza degli anziani, condivisione, azione comune nei confronti di beni, come quello dell’ acqua, che appartengono a tutti. Uno spunto significativo è stato quello relativo all’ utilizzo di questi materiali a livello didattico nei diversi ordini di scuola. Il dottor Pedretti ha sottolineato sia l’ importanza della fruizione critica – partendo dall’ analisi delle immagini, dei messaggi, del ritmo narrativo…  – ma anche della produzione all’ interno delle scuole di documentari, spot, film, cartoni animati e, perché no, reality su queste tematiche. Effettuare un lavoro di questo genere con i ragazzi li induce a riflettere, effettuare sintesi, lavorare in gruppo, cercare di proporre soluzioni ai problemi. A supporto di tutto ciò, sono stati proposti alcuni prodotti realizzati da scuole secondarie di primo e secondo grado che, con approcci diversi, hanno anche avuto lo scopo prioritario di comunicare certi contenuti a ragazzi con messaggi e linguaggi ( ad esempio mediante montaggi di brevi filmati realizzati tramite i cellulari…) studiati da altri ragazzi. Insomma studenti in prima fila come promotori di una cultura della sostenibilità, modalità e metodo che dovrebbero e potrebbero essere adottati in molti altri istituti. La serata si è conclusa con la visione di alcuni simpaticissimi spot, realizzati con cartoni animati, che raccontano con linguaggi semplici e ironici, adatti anche ai bambini più piccoli, i comportamenti vantaggiosi sia per l’individuo e la collettività senza cadere nel rischio del “didascalico/parabolico” che spesso ha effetti del tutto contrari e controproducenti. La speranza degli organizzatori di serate come questa, è che un pubblico sempre più ampio vi partecipi, a partire dagli amministratori ( che spesso parlano di queste tematiche ma, altrettanto spesso, sono assenti a questi appuntamenti), agli insegnanti, alle famiglie, al territori. Infatti i temi della cittadinanza attiva appartengono a tutti e tutti devono sentirsi chiamati in causa in prima persona.
Chiudersi in casa lamentando il “cattivo indirizzo” che sta prendendo il mondo è decisamente poco utile e producente, comodo ma anche molto pericolosamente deresponsabilizzante. Forse tutti dovremmo iniziare a guardare di più ciò che possiamo fare ogni giorno rendendolo “POSSIBILE”… anche a iniziare dalla partecipazione ad una piacevole serata di marzo.

Prossimo incontro del Polo Cittattiva giovedì 2 aprile 2009, alle ore 20,45, presso la Cascina del racconto, in Via Bonzanigo, 46 ad Asti.

Titolo della serata sarà: “Backstage dietro le quinte di media e comportamenti a rischio” relatori il dottor Luca Sibona e il dottor Giuseppe Masengo del Centro di documentazione e ricerca audiovisiva “Steadycam” – Asl CN2.