PIERO BOTTOIl giorno di Ferragosto, alle 16, alla Casa dell’Artista di Portacomaro aprirà la mostra “Flussi Migratori” dell’artista cuneese Cesare Botto.

Il titolo è legato a una fase particolarmente impegnativa del lavoro del pittore. Il periodo, a partire dall’inizio del 2014, coincide con quello del flusso epocale di grandi masse di disperati in fuga dalla povertà e dalla guerra, il cui esito finale è spesso ulteriore disperazione e tragedia. Può sembrare provocatorio, e forse per qualcuno irriverente, trattare un tema così drammatico in un ambito considerato, a torto, ameno o ludico. L’arte non può di certo offrire risposte alle domande che si pongono nel volgere lo sguardo verso tanta sofferenza. L’artista avverte però nel suo isolamento creativo il malessere di un’umanità emarginata, afflitta da guerre e da immani vessazioni. Egli si avvicina impotente alla sofferenza di chi cerca il riscatto e il diritto a una vita migliore, fuggendo dalla violenza, dalla fame e dalla mancanza di lavoro.

Cesare Botto nasce a Cuneo nel 1939. Negli anni 50 frequenta lo studio di Ego Bianchi, conosce Pinot Gallizio e segue un corso di arti decorative sotto la guida di Marco Perotti, Luigi Valerisce e Ezzo Chicca. Nel 1960 tiene la sua prima personale a Cuneo presentato da Francesco Franco.

Sensibile ai processi di rinnovamento in corso, Botto sente l’urgenza di orientare la sua ricerca verso l’arte informale, con un progressivo abbandono della figurazione.

Nel 1975 Adalberto Rossi, presentando Botto in una personale a Torino, scrive che egli si pone in prospettiva critica di fronte allo status quo, percepisce il male di vivere quotidiano dilagante, ne indaga le cause, e la sua reazione all’attuale stato di disordine e di angoscia si concreta nella costruzione di un mondo “altro”, le cui costanti sono il rigore compositivo, la pulizia formale, l’ordine.  Aderisce a sodalizi artistici quali: Promotrice Belle Arti – Torino dal 1964, Antischema – Cuneo 1969, Filo Rosso – Milano 1992, Magau – Cuneo 2003, Pentameter – Alba 2006, esponendo in città italiane e straniere.  Al suo attivo si annoverano vari primi premi ottenuti in concorsi e numerose mostre personali allestite con la presentazione in catalogo di valenti critici, testimoni attenti della sua costante ricerca artistica.

Lontano da un atteggiamento ripetitivo e conformista, si dedica anche alla scultura, alla ceramica e alla grafica; ha pubblicato alcune cartelle di serigrafie e illustrato le copertine della “Storia della Civiltà” di Will Durant per le edizioni Araba Fenice.

 

Orari: 15 agosto h16-18,30; dal 16 al 19 agosto: h10-12,30 e h16-18,30.

Domenica 17 alle h17,30 ci sarà l’inaugurazione ufficiale, alla quale seguirà il concerto degli allievi del “Campus Musicale Estivo” con i Maestri Davide Botto e Tomoka Osakabe dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino.

Si chiuderà il 19 agosto alle h18 con il Concerto Conclusivo degli allievi del Campus, questa volta alla Casa della Musica.

La mostra ed il Campus Musicale sono organizzati dalla Banda Musicale Comunale di Portacomaro in collaborazione con l’associazione Gente e Paesi.

Informazioni sul sito www.cebotto.net, www.casadellamusicaportacomaro.it e pagina Facebook www.facebook.com/musicaportacomaro