Presentato nei giorni scorsi il Centro di Documentazione ‘Virtuale’ realizzato dal Centro Studi e Ricerche sullo Sviluppo Locale, diretto dal Prof. Enrico Ercole.  
Il Centro Studi e Ricerche sullo Sviluppo Locale, che ha la sua sede nella ex caserma Colli di Felizzano in Corso Alfieri è stato costituito tre anni fa dal Polo Universitario Asti Studi Superiori e dal Dipartimento di Ricerca Sociale dell’Università del Piemonte Orientale, con la finalità di svolgere ricerca scientifica sui temi riguardanti lo sviluppo locale, sia dal punto di vista economico che sociale; di concorrere alla formazione scientifica e metodologica di laureandi e laureati coinvolgendoli in attività di ricerca; di fornire consulenza scientifica e metodologica a soggetti pubblici e privati impegnati in attività di ricerca per la razionalizzazione della propria attività, l’ottimizzazione delle risorse e la ridefinizione dei propri obiettivi.
In questo senso ha costituito, insieme al Centro Studi per lo Sviluppo Rurale della Collina della Facoltà di Agraria, un aspetto significativo, per qualità e identità, del legame dell’Università con il territorio..
Nell’ambito dell’attività del Centro sono state svolte ricerche finanziate dal Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica, da Fondazioni ed Enti locali, tra cui il Comune e la Provincia di Asti.
Il Centro Studi e Ricerche sullo Sviluppo Locale ha recentemente concluso la costruzione di un ‘Centro di Documentazione ‘Virtuale’, che non comporta cioè il conferimento delle informazioni e dei dati raccolti in un luogo fisico, bensì la loro messa a disposizione on line sulla rete
A tal fine ha raccolto e messo on line informazioni e dati sul territorio Astigiano, prodotti da Amministrazioni Pubbliche locali, Enti ed Associazioni operanti sul territorio Astigiano, Enti ed Istituzioni operanti a livello sovra locale. I dati, che riguardano vari aspetti (economici, sociali, della qualità della vita, demografici, occupazionali, scolastici, del tempo libero, del turismo, ecc.) della provincia di Asti, sono facilmente accessibili attraverso degli appositi link ai siti internet degli Enti.
Oltre alla raccolta e messa on line dei dati, il Centro mette inoltre a disposizione i recapiti dei principali Enti e Associazioni di Asti e una scheda sintetica sulla attività riguardanti la produzione di dati e di pubblicazioni. Una sezione del Centro è infine dedicata alla bibliografia delle pubblicazioni che contengono dati sulla realtà astigiana.
In questo modo chi ha bisogno di dati sulla realtà astigiana (Enti, associazioni, studenti) ha a disposizione uno strumento on line di rapida consultazione che permette l’accesso a una grande quantità di dati. In ciò si affianca alla pubblicazione “Asti domani. Idee per un’economia della conoscenza”, presentata lo scorso aprile dalla Fondazione Giovanni Goria, permettendo di aggiornarne e approfondirne i temi.
Il Centro di Documentazione ‘Virtuale’ è diretto del prof. Enrico Ercole, docente di Sociologia urbana della Facoltà di Scienze Politiche dell’UPO, e si avvale della collaborazione del prof. Paolo Parra Saiani, docente di Metodologia delle scienze sociali nel Corso di Laurea in Servizio sociale di Asti e della dott.ssa Claudia Solaro, responsabile del servizio di Job Placement di AstiSS. La parte informatica è stata curata dal dott. Alberto Caudana, docente del Corso di Laurea in Scienza della ristorazione di Asti, che fa capo alla Facoltà di Agraria.
Il Centro si affianca al Master di Sviluppo Locale della Facoltà di Scienze Politiche che da quest anno si svolge nella sede di Asti.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione sono stati presentati quattro esempi di utilizzo del Centro di Documentazione ‘Virtuale’.
Il primo esempio è paragonabile a un film lungometraggio: si tratta dell’analisi della variazione della popolazione della provincia negli ultimi 150 anni (con un approfondimento relativo al capoluogo, ai centri principali della provincia e al resto dei piccoli Comuni).
Il secondo esempio è paragonabile a un film cortometraggio. Consiste infatti nell’analisi dell’evoluzione dell’età media e del livello di istruzione nella provincia durante gli ultimi 50 anni.
Il terzo esempio è  paragonabile a una fotografia, il fenomeno “fotografato” è la presenza di popolazione straniera (con un approfondimento sull’età media e la nazionalità).
Il quarto esempio è paragonabile a una fotografia di gruppo: si tratta della comparazione del reddito pro-capite della provincia di Asti con le altre province piemontesi, la regione, il nord Italia e l’Unione Europea (con un approfondimento relativo all’industria delle costruzioni ed all’export).