Lo scorso venerdì 16 febbraio, presso il Polo Didattico di Palazzo Alfieri, nell’ambito delle conversazioni “I segreti delle Arti” promosse dalla Fondazione Eugenio Guglieminetti, presieduta da Marida Faussone, si è tenuto un incontro per commemorare il docente universitario di letteratura greca Guido Cortassa mancato un anno fa.
Di fronte ai numerosi presenti,  alcuni amici, e qualcuno anche  compagno di scuola, hanno ricordato vari aspetti professionali ed umani di un docente assai stimato dai suoi studenti e colleghi e pubblicamente apprezzato da alcuni dei più importanti filologi italiani e stranieri.
Claudio Micca, amico di lungo corso fin dal tempo degli studi universitari, ha messo in evidenza il rigore scientifico delle suoi numerosi scritti pubblicati o citati nelle più importanti riviste di filologia classica, con particolare riferimento alla traduzione e al commento dell’opera omnia dell’imperatore e filosofo Marco Aurelio in un volume presente in molte biblioteche italiane e straniere.
Ezio Mosso, suo compagno di scuola ai tempi del Liceo Classico, ha ricordato la “genialità” di Guido in tutte le materie scolastiche, ma anche la sua modestia e il suo affiatamento coi compagni di classe con cui aveva anche condiviso una “goliardata” che era allora diventata “famosa”.
Alberto Banaudi, che è stato allievo di Guido all’Università, ha sottolineato non solo la sua particolare competenza linguistica e letteraria, ma anche la sua speciale capacità di appassionare gli studenti alla lingua e alla letteratura greca di cui sapeva illustrare in modo magistrale aspetti che di solito non trovano spazio nelle aule liceali e universitarie.
Pier Giorgio Bricchi, amico d’infanzia, nonché compagno di liceo, di università e delle settanta e più cene condivise con Guido ed altri amici, ha voluto tra l’altro testimoniare come anche nelle conversazioni informali tra un piatto e l’altro Guido diventava spesso punto di riferimento anche per le sue competenze extra letterarie, ad esempio quelle economico-finanziarie,   e per il suo “humour” sempre intelligente e discreto e a volte arricchito da battute, barzellette e imitazioni.
 Edoardo Angelino, che condivideva con Guido la passione per la storia e per … la forchetta, ha messo in evidenza la sua capacità di cogliere anche nei periodi storici più lontani da noi, aspetti del tutto interessanti e in qualche modo atti ad interpretare la realtà di oggi e … di domani, anche alla luce  di certe sue previsioni politiche e geo-politiche si sarebbero poi avverate.
Alcuni dei presenti all’incontro hanno poi voluto aggiungere altre loro esperienze condivise con Guido : in particolare la moglie Anna Maria ha ricordato tra l’altro la “curiosità” geografica del marito che nei numerosi viaggi fatti insieme a lei si era sempre vivamente interessato alle particolarità storiche, culturali, linguistiche dei diversi paesi europei ed extraeuropei che avevano visitato.
La presenza all’incontro di un gran numero  di persone testimonia  la stima che molti hanno sempre avuto nei confronti di chi, nonostante le notevoli doti intellettuali, ha sempre mantenuto un comportamento schivo, modesto,  del tutto alieno da qualunque senso di superiorità e dunque tale da mettere a proprio agio anche gli interlocutori meno colti.

Claudio Micca, Edoardo Angelino, Alberto Banaudi, Pier Giorgio Bricchi, Ezio Mosso