La fotogallery della quinta giornata di Passepartout: il forum condotto dai colleghi di AtNews (tra gli ospiti il direttore della Gazzetta d’Asti Vittorio Croce), l’intervento serale di Luciano Canfora sull’utopia platonica e le scuse del presidente Giorgio Faletti a margine dello spiacevole episodio a Palazzo del Collegio di mercoledì sera. Ma questo è il Passepartout dei sogni. Per l’afflusso costante, pieno, del pubblico che lo affolla. Per i relatori che dal palco regalano suggestioni, idee, ricordi. E per i sogni degli astigiani, in particolare quelli dei piccoli astigiani. “Il mio sogno è di andare in un posto pieno di colori, gioia e tranquillità… nella mia casa casa al mare dove tutta la mia famiglia sta insieme” scrive Letizia Cielo di Cisterna; e il suo compagno di classe, Bogdan Ciocan: “Il mio sogno è diventare un poliziotto, poter avere una famiglia non troppo grande e poterla mantenere. Ma non voglio nemmeno diventare uno straccio”. Raffaele Massocco scrive: “Il mio più grande sogno è diventare un famosissimo stilista, però non uno di quelli che fa lavorare le persone del terzo mondo per pochissimi soldi, ma uno stilista onesto”. L’albero dei sogni dei bambini è al Palazzo del Collegio, chiunque può vederlo e sognare un po’ con loro. Questi i prossimi appuntamenti del festival: stasera, venerdì 14 giugno alle 18: “Responsabile della bellezza del mondo” con  Brunello Cucinelli e alle 21 “All’origine del suono, il sogno” Angelo Branduardi. Domani, sabato 15 giugno: alle 18 “l sogno di comunicare” con Marino Sinibaldi, alle 21 “Il muro della maggioranza” con Carlo Freccero. Tre gli appuntamenti di domenica 16 giugno: alle 11 “Il sogno europeo e il brusco risveglio della crisi”, Sergio Romano; alle 18 “In principio, il sogno”, Gabriella Caramore alle 21: “Design: un sogno esistenziale”, con Philippe Daverio.   ph Franco Rabino. MN