classicoLa poetessa Francesca Genti presenterà il suo reading “Juke-Box all’ossigeno” sabato 29 agosto, alle 11, nelle Cantine Contratto, di via Giuliani a Canelli, nell’Astigiano. È una sorta di jukebox umano dove l’autrice e il pubblico sono coinvolti in un “blob” poetico che prende le mosse da un reading, cioè da una lettura, per diventare un originale scambio di opinioni con l’aiuto dei versi.   Genti è stata definita in molti modi: una bimba urbana, una ragazza kamikaze, un’autrice di ballate struggenti con testi tra il compulsivo e il battistiano (Dark Room dei Baustelle), una scrittrice e, ovviamente, una poetessa coraggiosa al limite dell’incoscienza che usa i versi incurante del fatto che la poesia contemporanea italiana stia al successo di pubblico come il senatore Razzi a Crozza, cioè: sembrano avere similitudini ma sono cose opposte. Per ora.  Spiega Marco Drago, scrittore, autore radiofonico e direttore artistico di Classico: «Di certo la Genti, con il suo curriculum creativo pluridisciplinare non poteva sfuggire a noi di Classico 2015 che siamo il primo festival dedicato alla lingua italiana omaggio al dantista di origine canellese Gianbattista Giuliani e che non potevamo ignorare un’autrice che fa del linguaggio uno strumento multitasking, una specie di coltellino svizzero della comunicazione poetico-letteraria».   Al reading seguirà anche una presentazione della Casa Editrice Sartoria Utopia di cui Francesca Genti è fondatrice insieme a Manuela Dago.  E a proposito del festival canellese c’è da dire che dopo il “picco” del giugno scorso, con convegni e incontri su lingua italiana e socialnetwork e la premiazione del videoblogger, giornalista e conduttore tv, Diego “Zoro” Bianchi, Classico 2015 si sta accreditandosi a livello nazionale e internazionale con commenti e recensioni positivi anche sui socialmedia e in ambienti accademici.   Annuncia Gianmarco Cavagnino, coordinatore di Classico 2015: «Il festival vive ora uno strascico estivo di eventi d’alto bordo con “chicche” «che faranno strabuzzare occhi e drizzare orecchi non solo ai palati fini della letteratura, ma a tutti coloro che intendono i territori piemontesi dell’Unesco, dove sono nati Alfieri, Pavese, Monti, Fenoglio, Soldati, Arpino e tanti altri grandi) non solo un’area del buon bere e mangiare, ma anche un posto dove letteratura, arte, storia e cultura s’incontrano e danno buoni e ottimi frutti».  Classico 2015, infatti, continuerà con altri appuntamenti che vedranno protagonisti il poeta Guido Catalano e la scrittrice e saggista Francesca Serafini. E per finire, in ottobre, ci sarà una giornata di studio sul rapporto tra scrittori piemontesi e lingua italiana che ha ottenuto il patrocinio dell’Accademia della Crusca. «Più italiano di così» chiosano Drago e Cavagnino.