malvaldiMarco Malvaldi, uno degli scrittori più letti e apprezzati, ha scelto Asti per la prima presentazione del suo nuovo romanzo. Come in Odore di chiuso, Malvaldi ci racconta a suo modo un grande personaggio della letteratura italiana. Lì Pellegrino Artusi, l’inventore della cucina italiana. Qui Ernesto Ragazzoni, anarchico poeta amante della bottiglia. L’evento è organizzato dalla Confartigianato di Asti, dal gruppo Donne Impresa e dal libraio Davide Ruffinengo che modererà l’incontro. Al termine della chiacchierata con Malvaldi sarà offerto un bicchiere di vino dall’azienda agricola Lo Spaventapasseri di Mombaruzzo. L’incontro con l’autore  si terra presso la Sala Nebiolo di Confartigianato Asti giovedì 5 novembre alle 21. “Marco Malvaldi è lo scrittore più divertente che c’è oggi in Italia. E lo è in maniera assolutamente originale… Leggere un suo romanzo è come correre su un filo sospeso su un abisso, ma non si cade mai». – Antonio D’Orrico Pisa, settembre 1900. Per festeggiare l’arrivo del nuovo Re d’Italia, Vittorio Emanuele III, il quale ha deciso di visitare per la prima volta la tenuta reale di San Rossore, viene deliberato di dare in suo onore, nel teatro della città, la nuova opera del Maestro Giacomo Puccini, il quale condivide con il Re la passione per la caccia nelle tenute dintorno a Massaciuccoli. Purtroppo, l’opera in questione è Tosca, melodramma franco italiano dai forti contenuti politici, che dileggia il potere costituito. Rappresentare Tosca in faccia a Sua Altezza, il quale è salito al trono dopo che Gaetano Bresci ha crivellato il suo augusto genitore, Umberto I, appena due mesi prima, potrebbe creare dei problemi: tanto più se il ruolo di Cavaradossi viene affidato a Ruggero Balestrieri, tenore dall’ugola d’oro e soprattutto noto come anarchico militante. A seguire l’evento, che rischia di accendere gli animi, viene mandato da Roma come corrispondente Ernesto Ragazzoni – poeta, traduttore, giornalista anticonformista dell’Italia umbertina, dotato di un umorismo trasgressivo e controcorrente -, dal bicchiere facile, il quale farà amicizia con vari membri della compagnia, con alcuni simpatici cavatori carrarini che, tra un capitello e l’altro, cacciano di frodo nella Reale Tenuta, e soprattutto con gli osti della zona, nell’attesa della prima rappresentazione. Rappresentazione nel corso della quale il tenore verrà fucilato sia come Cavaradossi che come Balestrieri: qualche ignoto, infatti, pare abbia caricato uno dei fucili di scena destinati all’esecuzione con proiettili non troppo a salve. La morte del Balestrieri, fucilato alla presenza del Re, rischia di far scoppiare una rivolta: se non fosse che il Ragazzoni è testimone di cose che porteranno alla soluzione del caso, come avviene in tutti i gialli che si rispettino. Marco Malvaldi (Pisa, 1974), di professione chimico, ha pubblicato con questa casa editrice i romanzi della serie dei vecchietti del BarLume (La briscola in cinque, 2007; Il gioco delle tre carte, 2008; Il re dei giochi, 2010; La carta più alta, 2012; Il telefono senza fili, 2014, salutati da un grande successo di lettori. Ha pubblicato anche Odore di chiuso (2011, Premio Castiglioncello e Isola d’Elba-Raffaello Brignetti), giallo a sfondo storico, con il personaggio di Pellegrino Artusi, Milioni di milioni (2012), Argento vivo (2013) e Buchi nella sabbia (2015).