GustadomUno spettacolo inedito, che ha visto protagonisti sul palco, allestito in piazza Cattedrale, tre artisti astigiani, interpreti di diverse arti: il tenore Enrico Iviglia, lo chef Diego Bongiovanni e l’attore Tommaso Rotella hanno messo in scena lo spettacolo “Cera una volta”, amalgamando le proprie capacità e competenze specifiche, in un copione che ha ripercorso i concetti di emigrazione e immigrazione da e verso l’Italia. Lo spettacolo era inserito nel programma di Gustadom, rassegna enogastronomica e culturale giunta alla quindicesima edizione, organizzata dal Comitato Palio del rione Cattedrale. L’iniziativa è nata grazie al progetto “Langhe-Roero e Monferrato: un patrimonio per nulla virtuale”, promosso dall’Ufficio politiche giovanili della Provincia di Asti, ente capofila, con la partnership di Associazione per i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, Cooperativa sociale Orso e Associazione culturale Laboratori digitali Spleen, grazie a un finanziamento dell’Unione Province d’Italia. Spiegano gli organizzatori: “Dopo il successo del Galà in Cantina di fine maggio, che si era svolto nelle cattedrali sotterranee di Canelli, abbiamo presentato un nuovo spettacolo, nello splendido scenario di una delle piazze più belle della nostra città, grazie alla collaborazione del rione Cattedrale”. Sul palco, i tre artisti si sono susseguiti in apprezzate esibizioni: Iviglia ha riproposto celebri brani, da “Voglio vivere così” a “O sole mio”; lo chef Diego Bongiovanni ha presentato le ricette di alcuni tipici piatti italiani, attraverso una chiave innovativa, come l’utilizzo di una caffettiera per fare un ottimo brodo in pochi minuti. L’attore Tommaso Rotella (Teatro degli Acerbi) ha saputo fare da trait d’union, raccontando aneddoti e momenti di vita vissuta dalle generazioni passate”. Durante lo spettacolo, sono stati allestiti due banchetti a fianco del palco: l’Associazione per i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato ha distribuito depliant e volantini informativi sui territori che sono da un anno Patrimonio dell’umanità sotto l’egida Unesco. Visibili anche i video, realizzati dall’associazione Laboratori digitali Spleen, con i ragazzi della Spleen web tv della Provincia di Asti che presentano le sei componenti del sito: Canelli e l’Asti spumante, Nizza e la barbera, la Langa del Barolo, Barbaresco e le sue colline, il castello di Grinzane Cavour e il Monferrato degli infernot. A fianco, lo stand di Kreativa, società informatica di Montegrosso d’Asti, che, con il supporto di giovani del territorio, sta mettendo a punto un’applicazione per smartphone e tablet, sul sito Unesco, per rendere più fruibili i territori in questione, da un pubblico giovanile e aperto alle nuove tecnologie.