paesaggi e oltreGrande successo e seguito di pubblico per il festival “Paesaggi e oltre”, teatro e musica d’estate nelle terre dell’Unesco con oltre millecinquecento spettatori nei nove appuntamenti che si sono svolti tra luglio e agosto. L’iniziativa (alla tredicesima edizione) è stata promossa dalla Comunità Collinare tra Langa e Monferrato con il contributo di Regione Piemonte, Fondazione C.R. Asti e Fondazione C.R.T. ed è stata realizzata nel territorio dei Comuni di Castagnole Lanze, Coazzolo, Costigliole d’Asti e Montegrosso d’Asti,  con la direzione artistica del Teatro degli Acerbi e dell’ Associazione Arte & Tecnica e il prestigioso patrocinio del Parco Culturale Piemonte Paesaggio Umano. “Un palco sulle nostre colline, una porta aperta sul paesaggio vitivinicolo Patrimonio dell’Umanità. Abbiamo provato a guardare oltre e attraverso tutto questo. Il pubblico ha accolto il nostro invito a percorrere questa estate un viaggio alla scoperta di questo territorio: artistico, paesaggistico e storico – commentano il presidente della comunità collinare Giovanni Borriero, i sindaci e la direzione artistica -. Un modo per trovare mete culturali e turistiche interessanti a due passi da casa, passeggiare al pomeriggio tra le colline e passare una serata diversa sotto le stelle respirando nei paesi uno spirito di curiosità frizzante e aperta al futuro. Il festival di quest’anno è stato ambientato in contesti suggestivi, da scoprire. Angoli di mondo”. “A Costigliole d’Asti c’è stata una serata sotto le stelle tra le mura del Castello dei conti Verasis-Asinari; nella frazione Annunziata abbiamo passeggiato sul Sentiero dal Rio Bragna alla Valle del Tanaro per antiche strade medievali, abbiamo ammirato un paesaggio mozzafiato dal piazzale del Santuario della Madonna di Loreto a fianco dell’aereo militare, una terrazza sul Monferrato – continuano -. A Coazzolo abbiamo passeggiato sul sentiero naturalistico fino alla Madonna del Carmine e abbiamo “scoperto”, in un percorso itinerante,  il giardino e gli angoli più nascosti del Castello. A Castagnole delle Lanze  abbiamo atteso  il tramonto dal punto panoramico della Torre Ballada di Saint Robert. A Montegrosso d’Asti siamo stati ai piedi dell’antico Castello che corona la sommità del colle”. “E’ stata un’estate da ricordare nonostante le avversità del maltempo, un percorso artistico ed umano nel paesaggio davvero significativo – aggiunge Massimo Barbero del Teatro degli Acerbi -. Il primo festival estivo nel nome dell’Unesco, dopo aver già lavorato in questa direzione negli ultimi anni. La risposta del pubblico alla nostra proposta culturale per questo territorio è stata sorprendente. Avevamo a disposizione pochi mezzi per promuovere questo cartellone, ma si è creato un tam-tam, un passaparola che ha portato pubblico da tutta la provincia, da quelle limitrofe e da fuori regione su più appuntamenti. Turismo culturale, spettatori affezionati che hanno creduto nella nostra proposta artistica, fatta di rivisitazioni di classici, spettacoli musicali ed uno spettacolo itinerante per le serate principali, ma soprattutto appuntamenti con attori astigiani che hanno offerto  inediti omaggi al territorio, tra racconti di masche, selvatici, dicerie e personaggi da paese, elogi al vino, sfogliando le pagine della letteratura tra vite, scintille e amori. Vedere oltre trecento  camminatori tra le vigne delle frazioni costigliolesi alla domenica pomeriggio, avere oltre cento spettatori per un suggestivo spettacolo itinerante al tramonto sul purgatorio dantesco nel parco del Castello di Coazzolo, passare una serata sotto le stelle ai piedi del Castello di Montegrosso con oltre trecento persone, portare oltre centocinquanta persone sul cocuzzolo di Castagnole Lanze alla Torre Ballada di Saint Robert per un recital letterario fa pensare e guardare a questo territorio in modo diverso. Mi sento di dire che la gente oggi ha bisogno non di proposte commerciali o televisive, ma di vedere con occhi diversi il paesaggio a due passi da casa e di incontrare un teatro che sappia parlare a questo territorio, alla gente. Ringrazio il Presidente,  i Sindaci e gli Amministratori che hanno creduto in questa proposta artistica, le Associazioni e i volontari del territorio che hanno collaborato alla realizzazione del festival, il pubblico che ci ha dimostrato affetto, stupore e riconoscenza, gli Enti finanziatori. Si cominciano a vedere i germogli dei semi sparsi su questo territorio in questi quindici anni di attività artistica e progettazione culturale. Oltre la crisi, soprattutto umana, di questi tempi”. Ed ora si progettano le attività invernali con la Mezza Stagione di Costigliole d’Asti, ma soprattutto si pensa a un progetto culturale unificante per il futuro per questo territorio.