tarasco acliLe ACLI Piemonte hanno contribuito con determinazione alla raccolta di firme promossa dalla Campagna “L’Italia sono anch’io” per passare dal diritto dello “ius sanguinis” a quello dello “ius soli”. La raccolta firme aveva l’obiettivo di riconoscere i pieni diritti di cittadinanza e di voto amministrativo ai cittadini di origine straniera e ai loro figli. Ora con le dichiarazioni del presidente della Camera Laura Boldrini e del nuovo ministro all’integrazione Cecile Kyenge si apre realmente la prospettiva di una nuova legge sulla cittadinanza. Le firme raccolte in Piemonte, con il contributo anche delle diverse Province acliste, sono state circa 11.600. “E’ una questione di civiltà – ha dichiarato Massimo Tarasco presidente regionale delle ACLI Piemonte – che per troppo tempo è stata affrontata con la peggiore ideologia e un retro pensierorazzista. Riconoscere i nuovi italiani serve a tutti. Serve agli immigrati per potersi riconoscere in una comune appartenenza e serve agli italiani dI tutte le generazioni per guardare al futuro con più serenità” “Anche in Piemonte – ha aggiunto Tarasco – sono maturi i tempi per ripensare il senso del nostro essere comunità e mettere tutti nelle condizioni di dare il proprio contributo. Il prossimo passo è la legge per estendere il diritto di voto alle elezioni amministrative a chi vive, lavora e paga le tasse nel nostro territorio”