CORTILE DUBBIOSII cinquant’anni dall’apertura del Concilio rappresentano un invito a riproporre il messaggio che la Chiesa ha affidato agli uomini e alle donne di buona volontà, un’occasione per trovare uno spazio di incontro tra credenti e non credenti o semplicemente persone in ricerca, su temi “intriganti e sensibili” collegati al rapporto tra il credere e il vivere di scienza, filosofia, materialità. La domanda: “Dio dove sei?” è l’interrogativo che percorre la storia dell’umanità, crea interesse, ma anche incomprensioni, odio, progetti di vita, radicali rifiuti e conduce nel “cortile dei dubbiosi” collegato ad una proposta dall’insegnante Enrica Cirrottola in sede di Consiglio Pastorale. L’ambiente evocato è un riferimento ad uno spazio comunitario tra le case in cui viene spontanea la discussione e la prossimità. In questa sintonia saranno organizzati alcuni incontri, il primo nel pomeriggio del 9 dicembre in Biblioteca, in cui dialogheranno come “testimoni” Massimo Cotto, Paolo Debenedetti, Donatella Gnetti, Domenico Quirico, Emilio Varni, Letizia Viarengo: una conversazione “senza barriere” moderata da Enrico Cico e preceduta da un testo di Luciano Nattino. Interventi in campo aperto che lasciano spazio ad un dibattito immediato ed aprono ad altre opportunità tra cui alcune, dedicate ai giovani, da realizzare proprio in un cortile della nostra città. Questa serie di incontri è costruita nel “cantiere” del Progetto Culturale, ma assume una sua singolarità con l’incontro di Luciano Nattino e il Teatro degli Acerbi: la riflessione si amplifica a dar corpo ad una rappresentazione teatrale dal titolo “Dio e la manutenzione dell’asina” in cui si narra il racconto del viaggio di un attore/contastorie (Claudio Zanotto Contino) lungo la Via Francigena; un pellegrinaggio a Roma, a piedi, solo in compagnia di un’asina, Geraldina: narrazione di luoghi, di incontri, di cura dell’asina, insieme a meditazioni su Dio e sulla vita dell’uomo sulla terra. Dalla concomitanza temporale tra l’idea del “Cortile dei Dubbiosi” e l’ipotesi teatrale si è concretizzata la sinergia progettuale ed operativa accennata con l’obiettivo di rendere gli incontri uno strumento utile allo sviluppo del lavoro teatrale. Le riflessioni e le tante domande del pellegrino potranno suggerire, localmente, un singolare terreno di confronto capace di generare le novità da più parti auspicate a servizio di “quella buona notizia, l’«evangelium» in cui Dio ha parlato e quindi non è più il Grande Sconosciuto” secondo l’espressione del Papa nell’anno della Fede. “Dio dove sei?” una provocazione che riporta al rapporto tra immanenza e fede, al significato della vita sulla terra, alla relazione tra l’uomo e Dio, ma anche ai grandi temi del nostro impegno di “ricerca continua ed incessante”: pace, attenzione alla persona, famiglia, valorizzazione di quanto ci unisce, fiducia nel cammino verso il futuro, quasi un anticipo di augurio per Natale, un messaggio che rasserena e coinvolge per rispondere ad attese da non eludere per essere protagonisti nella storia.   Michelino Musso – referente del progetto culturale della diocesi di Asti