Suor Secondina non è più!
In quell’AMEN fedele e intrepido con il quale suor Secondina ha terminato il suo lungo cammino terreno, il nostro dolore si trasfigura in un sentimento che ci trascende.
Sì, piange il quartiere Torretta, pur se nelle sue lacrime il dolore diventa gratitudine immensa verso la sua persona e verso Dio che ce l’ha donata.
Con un nome in più tra le stelle del cielo. “Grande”.
“Grande” per tutti quei bambini che con amore e fermezza ha accolto ed educato nel convento delle Immacolatine di via Puccini, con attività di prescuola, doposcuola e di animazione estiva.
Per noi insegnanti della scuola “Rio Crosio” è stata educatrice, sorella e amica, confidente preziosa che ci teneva sempre nel suo cuore e che anche noi portavamo nel cuore con grande affetto e stima.
I nostri alunni, i suoi alunni! Ogni giorno, al termine delle lezioni scolastiche, la guardavamo con ammirazione comporre e guidare una lunga fila di ottanta – novanta ragazzi. Lei, suora minuta, esile, apparentemente fragile ma in realtà molto forte, curva sotto il peso della fatica e degli anni!
Da dove veniva quella sua incredibile forza d’animo che tanto ci stupiva, da dove veniva la sua inesauribile capacità di amare e di donarsi, il suo coraggio e la sua incrollabile fiducia?
Dal suo rapporto concreto e vivo con Gesù e con la Madonna ai quali si era totalmente consacrata – come lei stessa più volte ci spiegava – e che incessantemente pregava per noi, per i nostri familiari viventi o defunti, per i nostri alunni e per le loro famiglie.
Poi, quando le forze fisiche sono venute meno, il trasferimento prima ad Alessandria, poi a Pisa, lontano dalla sua amata Asti, dalle sue amicizie e conoscenze, la prova più difficile della sua lunga e straordinaria vita affrontata con quella stessa intima serenità e abbandono fiducioso nelle mani di Dio con cui ha sempre vissuto, lavorato, sofferto, gioito.
Ora, attraverso i ponti del cielo, suor Secondina è approdata all’altra riva dell’esistenza, ai “ponti del sole” ove Dio la attende per raccoglierla nel Suo infinito e nella Sua eternità.

Maria Grazia Fusaro