astimusica“La recente  polemica sul l’impegno di Asp nella gestione di Asti Musica in collaborazione con il Comune di Asti merita alcune considerazioni in ordine alla manifestazione in particolare e più in generale all’attuale momento di stasi di iniziative private e pubbliche che stanno portando il nostro territorio in una crisi sempre più profonda. Rispondere con fantasia e voglia di fare ad una situazione di penuria finanziaria che priva gli Enti Pubblici della possibilità di finanziare eventi utili a promuovere cultura, turismo, sviluppo con iniziative da parte di società private e miste dovrebbe essere accettata ed addirittura auspicata al fine di non perdere importanti e consolidati eventi e di uscire da una forma di immobilismo che penalizza ogni forma di attività economica. Affidare alcune iniziative ad una società privata o mista, considerando che lo Statuto dell’Asp lo consente può significare la realizzazione di una gestione economicamente virtuosa, che non esclude, nella normale gestione del rischio di impresa, un risultato positivo. Sono molte le manifestazioni che corrono rischi in conseguenza a provvedimenti atti a stravolgere l’attuale consolidato assetto amministrativo del nostro paese. L’intervento di società, di privati o di imprenditori a supporto di eventi che non possono e non devono andare perduti può salvare non solo manifestazioni come Asti musica ma anche altre come Asti Teatro, Palio, Festival delle Sagre, ecc. Che da molti anni mettono Asti al centro dell’attenzione di interessanti percorsi turistici. Per crescere occorre per prima cosa difendere quanto già si possiede, in ogni settore, poi si può anche pensare ad incrementare e a pensare a progetti nuovi con buona volontà, iniziativa, amore per Asti e meno spirito polemico”. Mariangela Cotto