Stazione ferroviaria di Asti“Come è noto ormai a tutti, la Regione Piemonte per centrare il Piano di Rientro dal debito creato dall’accoppiata Bresso-Cota di 350 milioni di euro e ricevere il riparto del Fondo Nazionale Trasporti, a partire dal nuovo orario invernale, aumenterà il costo dei biglietti singoli sino al 19% e quello degli abbonamenti fino al 9%. Pesante il quadro in particolare per i titolari di abbonamento, escluse le fasce chilometriche sino a 10 km e oltre 125 km che non avranno aumenti. Vista la ridda di proteste, la Giunta starebbe studiando un meccanismo di agevolazioni individuali per i titolari di abbonamenti in relazione al reddito delle famiglie ISEE. Si starebbe parlando di circa 50 € di sconto per una platea di circa 50.000 utenti (con ISEE sotto i 18.000 €) che fa un costo di circa 2,5 milioni di €. Peccato che questi soldi non li metta la Regione dalla fiscalità generale, ma li prenda, con un gesto quanto meno inopportuno, dai beneficiari di esenzioni per disabilità. Queste esenzioni rilasciate sotto forma di tessera costerebbero complessivamente 61 € l’una e quindi si tratterebbe di toglierla a 42.000 € titolari che hanno un ISEE superiore a 20.000 €. Insomma il gioco delle tre carte sulla pelle dei poveri. Va bene controllare l’effettivo utilizzo della tessera da parte dei beneficiari (per questo serve un sistema di tracciatura), ma con ISEE di 20.001 non si è ricchi. E inoltre ricordo che l’ISEE, calcolato sull’anno precedente, è un sistema di calcolo reddituale non in linea con l’attuale crisi economica che ti porta a perdere reddito da un giorno all’altro. E’ solo una bozza per ora e farò il possibile per migliorarla. Magari con i soldi destinati a qualche progetto infrastrutturale inutile, da far confluire nel Fondo Nazionale Trasporti”. Davide Bono Consigliere regionale MoVimento 5 Stelle Piemonte