cgilfp“La Regione Piemonte ha previsto (con la comunicazione del 12.02.2014 n.3306-°©‐DB2000) l’eliminazione dell’erogazione delle prestazioni extra Lea. Il taglio per l’Asl di Asti consiste in 3.484.747 euro non più finanziati dal bilancio regionale dal 1° gennaio 2014. Complessivamente la riduzione di finanziamenti alle Asl in Piemonte sarà di 87.340.012 euro. In sintesi la tipologia delle prestazioni extra Lea che non saranno più contabilizzate dalle Aziende Sanitarie: • Assegni di cura (nati per sostenere la domiciliarità, venendo meno l’integrazione da parte dell’Asl le famiglie saranno costrette a rivolgersi nuovamente alle case di riposo andando ad allungare le liste di attesa, con relativa richiesta della quota sociale d’integrazione ai Comuni); • Quota sociale relativi ai primi 60 gg per ricoveri in dimissione ospedaliera (l’Asl non interverrà più per integrare la quota a carico della famiglia nei primi 60gg.1 Ciò comporterà una permanenza maggiore nelle strutture ospedaliere con costi più alti a carico del sistema sanitario e uno stazionamento improprio presso il pronto soccorso. Analogamente al punto precedente, aumenterà la richiesta di sostegno economico da parte delle famiglie ai Comuni) • Maggiore quota sanitaria rispetto DPCM 29.11.2001 • Prestazioni aggiuntive MMG (medici di medicina generale) e PLS (pediatri di libera scelta) previsti dagli accordi regionali aziendali (che diverranno a carico degli utenti.) • Altre prestazioni LEA riguardo all’acquisto di assistenza integrativa (ausili tecnici, materiale d’uso e medicazioni, prodotti aproteici) • Vaccini desensibilizzanti (saranno a totale carico dell’assistito). Inoltre è confermata la possibilità di assunzione di personale per la copertura dei posti che si renderanno vacanti dal 1° gennaio 2014 entro il limite del 50% (posti di dirigenti medici e veterinari, dirigenti sanitari, comparto del ruolo sanitario, OSS) che accentuerà i problemi di copertura dei servizi già aggravata dalle situazioni, sempre più frequenti, d’inidoneità (più o meno gravi) alla mansione da parte di numerosi operatori del settore. Il provvedimento della Regione, a nostro avviso, avrà pesanti ricadute sulla salute dei cittadini della nostra provincia, a partire da quelli -°©‐ e sono la maggioranza che, a causa della crisi, hanno serie difficoltà ad affrontare economicamente queste spese. Non dimentichiamo, inoltre, che nelle Regioni con i Piani di Rientro, come il Piemonte, vi è già stato un ricorso alle spese socio-°©‐sanitarie a totale carico delle famiglie residenti decisamente superiore alla media nazionale. Per questo, la Funzione Pubblica CGIL ha chiesto al Presidente Pesce della Conferenza d’ambito dei servizi socio-°©‐sanitari un incontro urgente con tutti i sindaci e la Direzione dell’Asl”. Fp Cgil Asti