PIER PAOLO GHERLONE

“Si potrebbe dire che ce l’ho con la Banca Monte Paschi. In effetti è vero. Ce l’ho con la Banca Monte Paschi da quando ho avuto conferma che un direttore protempore di filiale mi ha rifilato due titoli obbligazionari della banca partecipata da MPS, banca 121, spacciandomeli per ottimi investimenti, carpendo la mia buona fede. Due titoli “bidone” che hanno fatto registrare perdite oltre il 60 per cento e fatto realizzare un illecito profitto alla banca toscana. Ma ciò che fa gridare allo scandalo non è il mio caso, simile a quelli di altre migliaia di cittadini truffati dalla banca. E’ inaccettabile che a coprire i guasti fatti dalla banca responsabile di gravi perdite arrecate ai risparmiatori sia intervenuto il governo con un sostegno pari quasi al gettito dell’IMU. E poco importa se la banca MPS è storicamente una banca vicina al PCI poi PDS oggi PD. Non ha rilevanza. Le politiche del credito così come quelle del risparmio non sono né di destra né di sinistra. Le une e le altre sono state in casi riscontrati di soggetti associati alla nostra confederazione a dir poco ingannevoli e soprattutto foriere di danni economici in termini di risparmio ma soprattutto in termini di interessi passivi bancari ai limiti dell’anatocismo se non dell’usura. Per questo ho invitato gli imprenditori da noi assistiti ad agire nei confronti della banca anche in sede penale. Le responsabilità della politica si dovranno confrontare in sede elettorale, le responsabilità del management si devono invece accertare nelle aule di giustizia”. Pier Paolo Gherlone – presidente di Confimprese Asti