cna“Il lavoro e l’impegno serrato delle associazioni nazionali di categoria dei carrozzieri, Cna in prima fila, e le iniziative culminate con la mobilitazione nazionale della categoria, hanno prodotto il risultato che tutti i carrozzieri italiani si aspettavano in quanto il contestatissimo articolo 8 del decreto “Destinazione Italia” è stato completamente stralciato. La sua applicazione avrebbe determinato la scomparsa dal mercato di una altissima percentuale delle carrozzerie attuali, secondo una stima Cna circa il 40% con una perdita di 30.000 posti di lavoro. Ricordiamo che accanto alle carrozzerie, infatti, c’era in gioco tutto il mondo delle vetture, e che le ricadute sugli oltre 18mila piccoli imprenditori che sono in gioco in questo settore in tutta Italia sarebbero state ancora più ampie. Se l’articolo 8 non fosse stato stralciato, oltre a ledere la libertà di scelta dei consumatori, si sarebbero messe in ginocchio 2/3 delle imprese di carrozzeria indipendenti che non operano in convenzione con le compagnie di assicurazione. Le molte iniziative territoriali hanno consentito di far arrivare le giuste proteste di un’intera categoria a vari parlamentari locali, così come la manifestazione unitaria nazionale dello scorso 15 gennaio ha permesso alla Cna, ai carrozzieri e alle altre associazioni di riferimento di far comprendere al governo che una categoria unita non era intenzionata a regalare il mercato dell’autoriparazione alla potente lobby delle compagnie assicurative”. Guido Migliarino, presidente Cna Asti