“Appresa ieri la notizia delle dimissioni dell’onorevole Armosino dalla Presidenza della Provincia, immediatamente il mio pensiero si è rivolto ironicamente al detto “il capitano è l’ultimo che deve abbandonare la nave che affonda”. La nostra provincia verrà accorpata ad Alessandria, il personale (e le loro famiglie) sono in ansia per un nebuloso ed incerto destino che li attende, gli astigiani non sanno chi e come verranno erogati i servizi. Un senso assoluto di smarrimento coinvolge la nostra locale società e proprio ora, quando ci vorrebbe una guida sicura, determinata e forte per traghettare questi grandi cambiamenti, la Presidente, il “nostro” capitano, abbandona la “zattera” astigiana, giungendo a giustificare il gesto dai tagli imposti dal Governo – da Lei stessa sostenuto in Parlamento – e dall’impossibilità di agire. Peccato che, sull’altra nave, “il transatlantico romano” rimane saldamente legata al proprio posto, occupato dalla “nostra” onorevole da oltre 15 anni, coautrice Ella – con importanti ruoli anche di governo – del disastro in cui oggi si trova il nostro paese e, conseguentemente, la nostra ex-provincia, se non altro per aver votato i provvedimenti e nel non essere riuscita a portare a compimento le riforme per ammodernare l’Italia. Se mai è vero che le dimissioni non sono state dettate dal fatto che il 9 ottobre fosse l’ultimo giorno per poter tentare di salire “nuovamente” sulla nave che partirà a marzo 2013 in quanto non è intenzione dell’On. Armosino ricandidarsi (con sollievo almeno di quel 50% degli italiani che oggi non andrebbero a votare delusi da una politica che ha fallito, della quale la “nostra” onorevole è figlia ed artefice), allora possiamo legittimamente chiederLe di cambiare idea: ritirare le dimissioni da Presidente della Provincia per guidare questa fase difficile, portando a termine il mandato ricevuto direttamente dagli astigiani nel 2008 e presentare immediatamente le dimissioni da parlamentare (in tal caso ….mandato ricevuto indirettamente grazie alle liste “bloccate”), diversamente ci dovranno pensare gli italiani e gli astigiani a “pensionare” la prossima primavera tutta quella classe politica che, fallendo, ha portato l’Italia al limite del baratro. Dispiace pensare che la Presidente Armosino possa un giorno essere solamente ricordata come colei che disse, in tempi non sospetti, che amministrare la provincia di Asti era come “amministrare un condominio” e che alla fine non riuscì neanche a terminare la propria gestione condominiale! Se pensiamo che l’“amministratore Armosino” fu Sottosegretario all’Economia nel Governo Berlusconi ciò diventa grave e paradossale ….ma, forse, i risultati drammatici di quelle “gestioni” le stiamo vivendo purtroppo oggi tutti noi”. Massimo Padovani, delegato Territoriale Asti “Italia Futura Piemonte”, (ex consigliere provinciale “Noi per Asti”)