“E’ di ieri la notizia del maxi sequestro di un’ingente quantità di beni e di denaro ad una famiglia di nomadi sinti che risiede presso il campo nomadi di via Guerra. Insieme al ringraziamento alle Forze dell’Ordine e alla Guardia di Finanza per le indagini svolte , la prima riflessione che mi è venuta in mente è stata: ma noi astigiani dobbiamo continuare ad offrire ospitalità e servizi a persone che si comportano in tal modo? A che titolo diamo loro l’area di sosta, l’acqua, la rimozione rifiuti e altro? Non si tratta di persone indigenti né bisognose di aiuto: il loro tenore di vita è di gran lunga superiore a quello di quasi tutti noi comuni mortali. E allora: perché dobbiamo usare risorse pubbliche per pagare loro l’acqua e tutto il resto, favorendo, di fatto,  il diffondersi di sistemi di riciclaggio del denaro e di inquinamento malavitoso della città? Non credo proprio che sia accettabile e ho pertanto depositato un’interrogazione in Comune chiedendo che venga revocata l’area di sosta di cui hanno usufruito finora nel campo nomadi. E’ il minimo che si possa fare e potrebbe essere il primo passo per dare consistenza, nei fatti, all’impegno di smantellamento del campo nomadi che è stato approvato in Consiglio Comunale. L’invito è però quello di approfondire le indagini: sono molte le famiglie che dispongono di beni di lusso (auto, camper, proprietà immobiliari, disponibilità di contanti ecc) dei quali  credo farebbero fatica a dichiarare la provenienza. Lo si deve, per una banale questione di giustizia, ai nostri concittadini che pagano un affitto, le tasse e i servizi pur guadagnando onestamente solo uno stipendio”. Angela Quaglia