nuovo palasport asti“Leggo sui giornali locali due articoli che mi fanno sobbalzare: il primo riguarda la ricerca dei finanziamenti per costruire in Piazza d’Armi (zona Pilone) il nuovo Palasport riunendo in un’unica struttura la Palestra di Quartiere promessa agli abitanti del Pilone  e alla scuola Pascoli con il nuovo grande Palasport che dovrebbe sorgere in corso Casale (e per il quale il Comune  aveva già acquistato i terreni). In tal modo avremo una struttura che al quartiere Pilone e alla scuola Pascoli non porteranno alcun vantaggio perché si tratterà di una struttura grande e  dai notevoli costi di gestione e in compenso, sulla parte libera della piazza vedremo sorgere una struttura alta 16 metri con una ridicola area di parcheggio intorno e con una viabilità assolutamente inadeguata ad eventi sportivi e non di richiamo. Sull’altro fronte (corso Casale) i terreni acquistati rimarranno (fino a quando?) inutilizzati e il quartiere est perderà un’occasione storica per la sua valorizzazione.  Avevamo già espresso la nostra contrarietà ad un’ipotesi del genere e chiediamo che una decisione così diversa rispetto agli impegni presi con la città venga quantomeno discussa in Consiglio Comunale. Presenteremo in tal senso un’interpellanza urgente. Il secondo articolo che mi ha fatto sobbalzare riguarda la piscina ma, soprattutto, le dichiarazioni rilasciate dall’assessore allo Sport. Sarebbe bene che prima di parlare l’assessore si documentasse. Affermare che la precedente Amministrazione ha pensato solo alla pista  di atletica e non  alla piscina e al palazzetto di via Gerbi è una “bugia” che non mi aspettavo da un giovane  assessore. Ma, si sa, l’esempio viene dall’alto e poiché il sindaco Brignolo si è già guadagnato il primo Pinocchio per averle “sparate” grosse sul Palasport, l’assessore segue bene le sue orme.  Mi permetto di darle un consiglio:  chieda agli Uffici e le verranno forniti i conti sia dei lavori effettuati presso il Palazzetto che il dettaglio delle opere previste dai piani di Investimento: pista di atletica, piscina ecc. Ricordo infine, ma solo per evitare che nuove bugie si sommino alle precedenti , che i lavori di rifacimento della pista di atletica, inizialmente previsti a carico del bilancio comunale sono poi stati “caricati” sul Pisu ( il cospicuo contributo di circa 13 milioni di euro, lasciato in eredità all’attuale Amministrazione per una serie di opere pubbliche nella zona sud-ovest della città), pensando di riutilizzare su altre opere il finanziamento di 600.000 euro stanziato per la pista. Ci sarebbe stato modo, perciò, di ristrutturare la piscina… La cosa che mi preoccupa, tuttavia, è che molte delle opere del PISU non decollano, sia per ragioni di appalti ( che sono stati affidati ad una società torinese) che per ragioni di progettazione. Non vorrei che un’occasione come questa: 13 milioni di euro da investire sul territorio della città dando lavoro alle nostre imprese e ai nostri concittadini venisse sprecata. Questo sarebbe veramente imperdonabile”. Angela Quaglia