Dopo la conferma della cassa integrazione in deroga per sei mesi, arrivata a inizio dicembre, ora la Way Assauto si prepara a sperimentare un nuovo ammortizzatore sociale, finalizzato ad alleggerire gli organici, in attesa dell’auspicata ripartenza delle produzioni. Sullo sfondo resta l’opportunità di diventare la base produttiva e logistica per l’Europa della Cijan Corporation, l’azienda cinese che ha acquisito il ramo d’azienda ormai due anni fa dal fallimento Astigiana Ammortizzatori e che, però, non ha ancora fatto ripartire la produzione nello storico sito di via Antica Cittadella, generando non poche inquietudini tra sindacati e lavoratori. A tutt’oggi gli impianti di via Antica Cittadella sono ancora fermi. Per la ripresa si attende la visita ad Asti del patron della Cijan, che però tarda ad arrivare, rallentato da misteriosi impedimenti burocratici. La scorsa settimana, i sindacati e il curatore del fallimento Astigiana Ammortizzatori, l’avvocato Giorgio Todeschini, hanno così raggiunto un accordo per un periodo di mobilità con indennizzo all’uscita, avallato anche da rappresentanti della Regione Piemonte. Un provvedimento che si rende necessario visto l’organico residuo della Waya (160 dipendenti, già ridotti di 60 nei due anni post fallimento Astigiana Ammortizzatori), ancora sovrabbondante per le intenzioni dei cinesi, in grado a regime di offrire lavoro per massimo 80 dipendenti, visto anche lo stato comatoso in cui versa l’automotive europeo. I lavoratori che accederanno alla procedura di mobilità volontaria, potranno avere un canale preferenziale per una ricollocazione presso altre realtà produttive (sempre che vi sia qualche azienda disposta ad assumere nell’asfittico panorama industriale astigiano). Potranno essere riassunti con sgravi fiscali e contributivi, un incentivo alle aziende a preferirli ad altri. Il regime agevolato avrà validità fino al 31 maggio, a ridosso della scadenza della cassa in deroga. Se entro giugno non riprenderà la produzione, si aprirà la procedura di mobilità, e questa volta non su base volontaria, ma per tutti i dipendenti ancora in organico. Massimiliano Bianco