difesa-della-costituzione-2Le politiche della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario e quelle più  recenti dell’austerità assunte dagli ultimi governi hanno cancellato nella realtà, ogni riferimento alla nostra Costituzione: il lavoro è stato privato di ogni diritto e sono stati svuotati gli altri diritti costituzionali. I fautori di quelle politiche vorrebbero completare l’opera stravolgendo il testo della stessa Costituzione, procedendo alla sua riscrittura. Per contrastare questa deriva autoritaria ed antipopolare si è costituito a livello nazionale (sulla base di un appello sottoscritto da Stefano Rodotà, Maurizio Landini, Gustavo Zagrelbeski, Don Luigi Ciotti e Lorenza Carlassare) un comitato per la difesa e l’applicazione della Costituzione, che ha promosso la manifestazione nazionale a Roma del 12 ottobre. Lo stesso comitato ha dato indicazione di promuovere in tutti i territori analoghe strutture. Anche ad Asti si è costituita un “Comitato 12 ottobre” promosso dal Comitato per la Difesa della Costituzione, Fiom, Alba, Tempi di Fraternità, Associazione A Sinistra – Casa del Popolo, Associazione Davide Lajolo, Coordinamento Asti Est, Asiap, Arci e a cui hanno aderito il Centro Culturale San Secondo, Acli, Sel, Prc e Giovani Comunisti, La Cgil che vogliamo, Anpi, Movimento Stop al Consumo di Territorio. Il gruppo astigiano ha indetto per domani, mercoledì 2 ottobre, alle 21, al Diavolo Rosso,  un’assemblea cittadina per decidere le modalità di partecipazione alla manifestazione nazionale e sviluppare un confronto sui temi della applicazione della Costituzione, contro la criminalizzazione del dissenso e delle lotteIl Comitato Astigiano infine riconosce nelle manifestazioni nazionali del  18 e 19 ottobre, promosse rispettivamente dai sindacati di base e dai movimenti, un’affinità di contenuti ed una consonanza di schieramento con la manifestazione del 12 ottobre in difesa della Costituzione ed affida ai militanti che vorranno parteciparvi il messaggio de “la Via Maestra”, affinché i contenuti della Costituzione del 1948 animino le lotte di chi si oppone alle politiche dell’austerità ed alla cultura del neoliberismo. Il terreno di queste lotte non può prescindere dalla dimensione territoriale, in questo senso il Comitato Astigiano esprime interesse verso le iniziative già definite dalle diverse associazioni promotrici ed a quelle che verranno assunte dall’assemblea provinciale del 2 ottobre.