Il presidente della Provincia di Asti e parlamentare del Pdl Maria Teresa Armosino, intervenendo questa mattina alla riunione congiunta del Comitato per le Autonomie Locali e del Consiglio regionale, convocata a Palazzo Lascaris per discutere del riordino delle Province alla luce dell’articolo 17 della legge 135 del 7 agosto 2012, ha puntualizzato la propria posizione relativamente alla riforma dell’assetto degli enti locali. “Come piemontesi siamo stati determinanti per la costruzione dello Stato italiano e per dotarlo di una Costituzione democratica. Oggi non possiamo tornare indietro obbedendo a chi, indicandoci la via del suicidio, ci consente unicamente di scegliere come praticarlo. Vogliamo poter decidere liberamente del nostro destino senza pressioni, nel rispetto della Costituzione, coniugando la buona amministrazione con il rigore che la situazione economica odierna ci impone. Non possiamo pertanto trascurare – ha dichiarato Maria Teresa Armosino, intervenendo come componente del CAL alla riunione a Palazzo Lascaris – il fatto che proprio la Regione Piemonte si sta dotando di una legge sulla riforma delle autonomie locali e subire l’imposizione di scelte affrettate e non sufficientemente ponderate e condivise. Dobbiamo far contare di più il Piemonte nell’ambito del Governo nazionale e questo significa chiedere l’applicazione di criteri di merito nell’amministrazione che rendano giustizia ai rappresentanti dei nostri enti locali. L’architettura dello Stato, nelle sue articolazioni, non può e non deve essere forzata da logiche che, nel caso del processo di riordino delle Province, non hanno neanche il pregio di contribuire alla riduzione dei costi in modo significativo. La riunione di oggi – ha concluso Armosino – ha ancora evidenziato che il progetto di riordino è subìto e che nessuno degli amministratori locali crede nelle Province come enti di secondo livello, così come sancisce la riforma. Mi auguro che la Regione e il Governo sappiano tenerne conto”.