BOSSI GIANSECONDO (3)“Se siamo d’accordo che il lavoro non si crea per decreto, allora i provvedimenti per l’occupazione debbono intrecciarsi con misure  per rilanciare l’economia e incentivare i consumi”. Lo ha affermato Giansecondo Bossi, Direttore di Confartigianato Asti, sulle misure per affrontare l’emergenza occupazionale, in particolar modo giovanile.  
“Confartigianato ritiene – ha aggiunto Bossi – che le politiche del lavoro vadano riorientate verso l’impresa diffusa e i sistemi dell’artigianato e del terziario di mercato, sistemi che impiegano la maggioranza degli occupati italiani”.  
A tale proposito, la ripresa dell’occupazione e l’incremento della produttività, non possono prescindere dalla flessibilità degli orari di lavoro e dalla possibilità per le imprese di ricorrere a tutte le forme contrattuali disponibili. “Queste esigenze di flessibilità – ha sottolineato Giansecondo Bossi – sono particolarmente sentite dalle imprese dell’artigianato e del terziario di mercato, che necessitano di strumenti contrattuali in grado di far fronte alla produzione nei picchi di attività”.  
Per “connettere” il Paese all’Expo Milano 2015, inoltre, Il Direttore Bossi considera decisivo introdurre, nel biennio 2014/2015, una disciplina del contratto a tempo determinato che elimini le causali oggi richieste per i contratti a termine superiori ai 12 mesi.  
“E’ infine necessario – ha concluso Giansecondo Bossi -un intervento sui costi complessivi del lavoro e, in particolare, dell’apprendistato, riducendone le aliquote contributive, e dei contratti a termine trasformati in contratti a tempo indeterminato, per i quali andrebbe prevista la restituzione integrale dell’addizionale Aspi”.